Cielo di gennaio 2024, quali eventi astronomici ci attendono il primo mese dell'anno?
Il 2024 ci darà molti spunti per alzare gli occhi al cielo, e già nel primo mese dell'anno troviamo ben 8 eventi di grande impatto, che sicuramente nessun appassionato di astronomia vorrà lasciarsi sfuggire. Ecco quali date segnare in rosso sul calendario per non perdersene nessuno.
Cielo del mese di gennaio 2024
Il nuovo anno si apre con una serie di eventi celesti degni di nota. Come il cielo di dicembre anche quello di gennaio si presenta particolarmente ricco di stelle, vista la presenza nella parte alta del cielo di tutte le costellazioni invernali. Gli appassionati dell'osservazione planetaria potranno poi trovare ad attenderli 8 eventi imperdibili. Oltre al plenilunio del Lupo, che potremmo ammirare giovedì 25 gennaio, ci attendono cinque "baci spaziali", una pioggia di stelle e un'occultazione lunare di Nettuno.
Pioggia di stelle cadenti, arrivano le Quadrantidi
Le Quadrantidi sono tra gli sciami meteorici più attesi. Capaci di regalare fino a 120 meteore ogni ora al suo apice, hanno un picco limitato che dura solo poche ore. Per non perdersi questa spettacolare pioggia di stelle cadenti è indispensabile prepararsi all'osservazione nel momento cruciale, previsto per la notte tra il 3 e il 4 gennaio.
Congiunzione Luna - Venere nel cielo di gennaio
Ad aprire gli eventi celesti del 2024 sarà il nostro satellite, che nella sera dell'8 gennaio sarà in congiunzione con Venere. Il satellite e il pianeta avranno la stessa ascensione retta e - sebbene l'ora di congiunzione sia le 20.15 GMT (21.15 ora italiana) - per un'osservazione ottimale consigliamo di alzare gli occhi al cielo al mattino presto.
Il momento migliore sarà quello che precede di un paio d'ore l’alba, quando la Luna si troverà nella costellazione dello Scorpione e Venere nella costellazione dell’Ofiuco.
La Luna "duetta" con Mercurio
Appena 24 ore dopo aver "salutato" Venere, la Luna si troverà in congiunzione con Mercurio. Alle 18.49 GMT (19.49 ora italiana) del 9 gennaio il nostro satellite si troverà a una distanza di congiunzione 6°35' da Mercurio.
Il Pianeta più interno del Sistema Solare sorgerà al mattino - circa un'ora e mezza prima del Sole - nella costellazione dell’Ofiuco.
"Bacio" Luna - Marte
Luna e Marte saranno in avvicinamento il 10 gennaio, con ora della congiunzione 8.32 GMT (8.42 ora italiana) e distanza della congiunzione 4°09’.
Il Pianeta Rosso sorgerà un’ora prima dell’alba e si troverà vicino alla Luna nella costellazione del Sagittario.
Luna - Saturno, una romantica effusione nel cielo di gennaio
Il 14 gennaio la Luna sarà vicina a Saturno, con ora della congiunzione 09.31 GMT (10.31 ora italiana) e distanza della congiunzione 4°09’. In questa occasione potremmo osservarli al massimo della loro vicinanza.
Il pianeta più lontano dalla Terra sarà visibile alla sera - accanto a una Luna crescente - nella costellazione dell’Acquario.
Occultazione lunare di Nettuno
Il prossimo 15 gennaio ci attende un evento particolare. Il nostro satellite passerà infatti dinanzi a Nettuno, oscurandolo.
Luna e Urano "danzano" nel firmamento
L'ultimo evento di rilievo del mese sarà rappresentato dalla Luna e Urano, che "danzeranno" insieme nel firmamento. La data da segnare sul calendario per non perdersi questa "danza planetaria" è quella del 19 gennaio. La congiunzione è prevista per le 18.11 GMT (19.11 ora italiana) e con distanza di 2°47'.
In questo caso però sarà piuttosto complesso riuscire a osservare l'evento a occhio nudo. Con l'aiuto di un binocolo o di un telescopio invece, saremmo in grado di individuare il pianeta nel cielo stellato.
Plenilunio del Lupo, la prima Luna Piena del 2024
Il 25 gennaio alle 18.54 vedremo splendere in cielo la Luna Piena del Lupo, ovvero il primo plenilunio 2024. Come spesso accade il nome del plenilunio di gennaio deriva dalle usanze dei nativi americani, che erano soliti "battezzare" ogni Luna Piena con le caratteristiche del periodo.
Il plenilunio di gennaio è conosciuto anche con il nome di Luna Piena del Ghiaccio o The Moon after Yule, termine inglese che sta a indicare la Luna dopo il solstizio d'inverno.
Osservazione dei pianeti
Per gli appassionati di osservazione e fotografia planetaria, la stagione dei pianeti sta volgendo al termine. Saturno è ormai lontano, Giove potrà dare ancora qualche ultima soddisfazione, soprattutto a inizio mese. Il gigante gassoso sarà infatti l'oggetto più brillante nel cielo serale e sarà osservabile per la prima parte della notte. Ben piazzati per l’osservazione anche Urano e Marte, ormai in allontanamento, ma la cui opposizione è avvenuta il mese scorso.
Mercurio apparirà nell'orizzonte orientale tra le prime luci dell'alba, e non sarà difficile individuarlo soprattutto nei primi giorni dell'anno. Il Pianeta infatti raggiungerà la massima elongazione mattutina il 12 gennaio, e da quella data tenderà ad abbassarsi all'orizzonte, divenendo sempre più difficile da individuare.
Venere brillerà ancora nel cielo al mattino, anche se il tempo per individuarlo si ridurrà notevolmente con il trascorrere dei giorni. A inizio gennaio il Pianeta sorgerà 3 ore prima del Sole, mentre l'intervallo di tempo a disposizione per l'osservazione a fine mese sarà di appena due ore.
Un evento raro interesserà Plutone, che proprio nei primi giorni dell’anno passerà da una costellazione all’altra. Dopo una lunghissima permanenza nel Sagittario - iniziata a dicembre 2006 - dal 3 gennaio il Pianeta si troverà nel Capricorno. Purtroppo sarà impossibile vederlo, perché il 20 gennaio si troverà in congiunzione con il Sole. Dovremmo attendere diverse settimane prima di vederlo riapparire nel cielo mattutino. La sua luminosità estremamente renderà individuarlo riuscire ad individuarlo con il telescopio, fino a quando non si troverà sufficientemente alto sull’orizzonte orientale.
Consigli utili per un'osservazione ottimale
Perdere il momento esatto di una costellazione non è un dramma, poiché i corpi celesti saranno relativamente vicini sia prima che dopo l’attimo preciso dell'evento. L'osservazione di pianeti e stelle cadenti risulterà più facile se avremmo cura di scegliere luoghi particolarmente bui e lontani dalle luci artificiali delle città. Ovviamente anche le condizioni meteo saranno fondamentali per un'osservazione ottimale degli eventi celesti. Occorre poi considerare che il bagliore lunare influirà molto, e che nei giorni vicini al plenilunio i corpi celesti situati "di fianco" al nostro satellite potrebbero risultare difficili da individuare. Ciò vale soprattutto per quei pianeti poco brillanti.
Ricordiamo infine che il momento migliore per l’osservazione dei pianeti interni Mercurio e Venere coincide con la loro distanza massima dal Sole, mentre per i pianeti esterni il momento migliore è l’opposizione, ovvero quando si trovano allineati a Sole e Terra e dalla parte opposta di quest’ultima rispetto al Sole. In questa posizione infatti la loro distanza dalla terra sarà minima, l’illuminazione è massima e il pianeta resterà sopra l’orizzonte per tutta la notte.