Oltre 200 balene arenate in Tasmania: terribile spiaggiamento di massa
Più di 200 balene si trovano spiaggiate in Tasmania, l'isola australiana, e circa la metà è già morta. Sono in corso i tentativi per cercare di salvare gli esemplari ancora vivi ma è una disperata corsa contro il tempo.
Balene spiaggiate e morte in Tasmania, cosa sta succedendo
Sono più di 200 e sono arenate su una spiaggia nei pressi del porto di Macquarie, in Tasmania: sono tutte balene e la loro situazione è davvero tragica. Si tratta di uno spiaggiamento di massa lungo la costa occidentale della città di Strahan, in Tasmania, ma molti di questi animali sono già morti mentre altri stanno morendo proprio in queste ore. I volontari esperti della salvaguardia della fauna marina stanno lavorando incessantemente per cercare di salvare il salvabile e sul posto sono accorsi anche altri enti come Tasmania Parks e Wildlife Service, oltre ovviamente alle forze dell'ordine. Il rischio è quello di una vera e propria strage di cetacei, 230 in totale stando alle comunicazioni del Department of natural resources and environment Tasmania.
È una disperata corsa contro il tempo, infatti più di cento balene sono già morte stando alle stime del governo della Tasmania. Gli interventi di salvataggio potrebbero metterne in salvo la restante parte e le procedure sono molto rigide in quanto la Tasmania dispone di manuale completo di intervento per gli incidenti di cetacei. Non è un caso, poiché questo territorio è da anni interessato da eventi simili; 2 anni fa, sempre nel mese di settembre, si arenarono 450 balene per quello che è a oggi il più grande disastro in questo settore.
Le regole sono state poi recentemente sottoposto a ulteriori revisioni che le hanno rese ancora più rigide proprio per andare incontro a una situazione drammatica che vede protagonista la Tasmania. Pochi giorni fa, infatti, su un'isola della zona, sono state ritrovate le carcasse di 14 capodogli. Le cause di questi fenomeni così particolari e drammatici concentrati in quest'area sono ancora poco chiare e risulta difficile capire la motivazione che spinge tutti questi cetacei ad arenarsi su queste spiagge. Al momento l'unica arma a disposizione è salvare letteralmente il salvabile ogni volta che questi eventi si presentano.