C'è stata una fuoriuscita di petrolio da uno dei più grandi giacimenti d'Europa: emergenza nel Regno Unito
Il porto di Poole è stato interessato da una dispersione di petrolio fuoriuscita da uno dei più grandi giacimenti petroliferi d'Europa, ma la compagnia responsabile sostiene che è tutto sotto controllo.
Fuoriuscita di petrolio nel Regno Unito, scatta lo stato d'emergenza
Nel Regno Unito è stato dichiarato lo stato di emergenza dopo la fuoriuscita di petrolio da uno dei più grandi giacimenti petroliferi d'Europa, situato nel campo petrolifero di Clair Ridge, al largo delle coste delle Isole Shetland. La fuoriuscita è stata causata da una fessura nel sistema di tubazioni sottomarine, che ha causato la perdita di circa 200 barili di petrolio nel mare, per un totale di 95 tonnellate di materiale (costituito per l’85% da acqua e per il 15% da petrolio). Il giacimento petrolifero di Clair Ridge è uno dei maggiori del Regno Unito, con una capacità produttiva di circa 140.000 barili al giorno. La piattaforma petrolifera è stata costruita nel 2016 e si trova a circa 75 chilometri a ovest delle Isole Shetland. La fuoriuscita è stata scoperta durante un'ispezione di routine della piattaforma.
Il governo britannico ha dichiarato lo stato di emergenza e ha messo in atto un piano di risposta alla fuoriuscita di petrolio, che prevede l'utilizzo di navi specializzate per contenere e ripulire il petrolio disperso. Il fenomeno, tuttavia, ha già causato danni all'ambiente marino circostante, con la morte di diverse specie di uccelli e la contaminazione della fauna marina. Secondo le autorità locali la fuoriuscita di petrolio potrebbe avere conseguenze negative sull'industria della pesca locale e sulla vita marina a lungo termine. La fuoriuscita rappresenta inoltre una minaccia per la salute umana, poiché il petrolio può contaminare le acque potabili e danneggiare l'ecosistema marino.
La Perenco intanto, società che nel 2011 ha rilevato l'impianto di Wytch Farm a Purbecks, parla di perdita di petrolio limitata e sostiene che non ci sarebbero rischi di ulteriori perdite. Secondo la società la chiazza in superficie si sta già disperdendo e la situazione è sotto controllo, scongiurando il pericolo di una catastrofe per il ricco ecosistema del porto di Poole, sito di particolare interesse scientifico.