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Caldaie a gas a condensazione: stop dall'Ue, bonus e incentivi cancellati dal 2025

A partire dal 1° gennaio 2025 non sarà più possibile usufruire del bonus caldaia a gas a condensazione. Le nuove direttive Ue Case Green
Ambiente12 Aprile 2024 - ore 19:46 - Redatto da Meteo.it
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La direttiva Case Green dell'Unione Europea,  che ha appena ricevuto il via libera definitivo dall'Ue, prevede anche l'abolizione degli incentivi per l'acquisto e l'installazione delle caldaie a gas. A partire dal prossimo anno sostituire la caldaia scegliendone una a metano non sarà più agevolabile.

Bonus caldaie, cosa cambia?

Ad oggi chi acquista una caldaia a gas può contare su due incentivi abbastanza corposi: quello al 70% del superbonus e l'Ecobonus del 65%. Per poter usufruire dei bonus per la sostituzione della caldaia è necessario seguire la procedura che prevede una comunicazione all’Enea  - sia per le ristrutturazioni che per gli interventi che portano a un risparmio energetico - da inviare entro 90 giorni dal termine dei lavori.

A partire dal 1° gennaio 2025 l'acquisto di caldaie con agevolazioni fiscali sarà limitato ai modelli ibridi e non sarà più sufficiente solo la classe A, visto che quest’ultima non esclude l’utilizzo di combustibili fossili. Le caldaie a condensazione potranno essere agevolate solo se alimentate senza combustibili fossili.

Lo stop agli incentivi fiscali non riguarderà solo le caldaie, ma anche i condizionatori e le pompe di calore che utilizzano combustibili fossili. A partire dal 1° gennaio 2025 gli incentivi potranno essere utilizzati solo per apparecchi che utilizzano energia pulita o alimentazione ibrida.

Il 31 dicembre 2024 segna la data di abolizione dei bonus per l’acquisto e l’installazione delle caldaie a gas a condensazione, mentre i tempi si allungano per il divieto alla vendita e all’utilizzo delle stesse.

Caldaie a gas a condensazione addio, la direttiva Case Green

Dal 1° gennaio 2025 chi sceglierà di sostituire la propria caldaia con un modello a gas a condensazione non potrà più beneficiare degli incentivi fiscali. Tuttavia questi modelli resteranno in circolazione ancora per un po'.

Per venire incontro agli Stati la direttiva Ue prevede che entro il 2030 i nuovi edifici debbano essere a emissioni zero, mentre per adeguare gli immobili esistenti ci sarà tempo fino al 2050.

La direttiva Ue Case Green è passata nonostante il voto contrario dell’Italia e dell’Ungheria e l'astensione di Croazia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia e Svezia. Gli Stati membri avranno due anni per recepire le disposizioni della direttiva nella loro legislazione nazionale.

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