Bonus acqua potabile 2022: chi ne ha diritto, come funziona e come richiederlo
Agevolazione pensata per incentivare il risparmio idrico e la riduzione di contenitori in plastica, il Bonus acqua potabile 2022 prevede un credito d'imposta del 50% per alcune tipologie di interventi. Vediamo come richiedere lo sconto fiscale.
Credito d'imposta con il Bonus acqua potabile: chi ne ha diritto
Con la Legge di Bilancio 2022 è arrivata la proroga del credito d'imposta Bonus acqua potabile, già previsto per l'anno appena trascorso. Ci sarà così tempo fino al 31 dicembre 2023 per usufruire dell'agevolazione.
Possono beneficiare del bonus idrico privati ed esercenti attività d'impresa in regime di contabilità ordinaria, che acquistano e installano sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare all'acqua del rubinetto. Conosciuta anche come "Bonus bollicine", "Bonus Depuratori Acqua" o "Bonus Filtri", l'agevolazione ha una duplice funzione: non solo indurre a un consumo responsabile delle risorse idriche, ma anche diminuire notevolmente l'uso di bottiglie di plastica.
Bonus acqua potabile: la cifra stanziata dal governo
Il governo ha stanziato 5 milioni di euro da destinare al Bonus acqua potabile. L'importo massimo erogabile per ciascun intervento è di:
- 1.000€ per le persone fisiche, per ogni immobile destinato a uso residenziale
- 5.000€ per gli esercenti attività d'impresa, che effettuano lavori sugli immobili destinati all'esercizio della professione
L'importo della spesa sostenuta deve essere documentato da fattura elettronica o documento commerciale che indicano il codice fiscale del soggetto che beneficerà del credito d'imposta. Il pagamento dovrà essere eseguito con versamento bancario o postale o con altri metodi di pagamento tracciabili (no contanti).
Come richiedere il Bonus Idrico
Chi effettua interventi per il miglioramento qualitativo dell'acqua che sgorga dal rubinetto deve comunicare all'Agenzia delle Entrate l'importo delle spese sostenute nel periodo compreso tra il primo e il 28 febbraio dell'anno successivo.
Per effettuare la comunicazione dovranno utilizzare il modello reso disponibile sul sito dell'Agenzia, accedendo alla propria area riservata o utilizzando i canali telematici dell'agenzia stessa.
Per i lavori eseguiti prima del 16 giugno 2021 (data di pubblicazione del provvedimento) è comunque possibile accedere al credito d'imposta integrando il documento fiscale con il codice fiscale del soggetto che richiederà il contributo.
Un ulteriore adempimento riguarda la comunicazione Enea, che dovrà essere trasmessa per via telematica. L'ente pubblico di ricerca utilizzerà i dati forniti per effettuare il monitoraggio sulle effettive riduzioni del consumo di contenitori in plastica.
Come usufruire del Credito Imposta 50% Bonus Acqua
Il bonus può essere utilizzato in compensazione F24 oppure (per le persone fisiche) portato in detrazione nella dichiarazione dei redditi riferita all'anno in cui la spesa è stata sostenuta. Eventuali eccedenze d'imposta potranno poi essere recuperate anche negli anni successivi.