La bava di un bruco contro la plastica: la scoperta rivoluzionaria contro l’inquinamento
La lotta contro l’inquinamento causato dalla plastica potrebbe avere presto un nuovo - e inatteso - eroe: un bruco. Secondo un articolo recentemente pubblicato sulla rivista Nature Communication, infatti, la larva della Galleria mellonella - un lepidottero che infesta gli alveari delle api - produce una saliva che è capace di far degradare la plastica molto più rapidamente delle normali condizioni naturali. Una scoperta che potrebbe avere una grande importanza nella lotta all’inquinamento.
La saliva che degrada la plastica
Un team di ricercatori in Spagna ha scoperto che la saliva del bruco è capace di degradare il polietilene, la più comune tra le materie plastiche. In natura è necessario che l’ossigeno riesca a penetrare le molecole della plastica, in un processo noto come ossidazione: secondo gli studiosi due enzimi contenuti nella saliva del bruco producono in un’ora lo stesso livello di degrado che in natura avviene in svariati anni. La scoperta è capace di rivoluzionare il modo in cui ricicliamo la plastica.
Una possibile rivoluzione per l’ambiente
La scoperta dei ricercatori infatti non si ferma qui: secondo quanto spiegato dalla dottoressa Federica Bertocchini, che ha guidato lo studio, gli studiosi non hanno solo scoperto l’esistenza di questi due enzimi, ma sono anche riusciti a produrli sinteticamente. E questo “cambia il paradigma della biodegradazione della plastica”. Una possibile rivoluzione, considerando quanto la plastica sia responsabile dell’inquinamento del pianeta: l’utilizzo di questo materiale, secondo quanto riporta Sky News, è fortemente aumentato negli ultimi 30 anni e meno del 10% viene effettivamente riciclato.