Asteroide innocuo scoperto 3 ore prima colpisce la Terra: la Nasa aveva previsto l’impatto
È stato battezzato 2024 BX1 l'asteroide che lo scorso 21 gennaio - poche ore dopo la sua scoperta - ha colpito il nostro Pianeta, disintegrandosi nell'atmosfera terrestre sopra i cieli di Berlino. La traiettoria del sasso spaziale era stata tracciata con successo dalla Nasa.
La scoperta di 2024 BX1
Il piccolo asteroide, largo circa 1 metro, era stato scoperto appena tre ore prima dell'impatto con l'atmosfera terrestre da Krisztián Sárneczky della SPiszkéstető Mountain Station dell’Osservatorio Konkoly vicino a Budapest, in Ungheria.
Fin dai primi minuti successivi alla sua scoperta è apparso evidente che il piccolo sasso spaziale avrebbe avuto a breve una "probabilità del 100% di impatto con la Terra". La traiettoria è stata tracciata dal sistema di valutazione dei rischi Scout, gestito dal CNEOS - Center for Near Earth Object Studies - presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA nel Sud della California.
Oltre a prevedere con successo l'impatto Scout - grazie ai dati raccolti dal Minor Planet Center - è riuscito a calcolare un orario di collisione accurato entro un secondo e una posizione precisa entro 100 metri.
Sárneczky aveva inviato i dati sul masso spaziale 2024 BX1 al MPC all'Unione Astronomica Internazionale, permettendo così agli scienziati Nasa di prevedere l'impatto imminente e calcolare la posizione e l'orario in cui si sarebbe verificato.
Il messaggio Nasa sull'impatto
L'agenzia governativa civile responsabile del programma spaziale e della ricerca aerospaziale statunitense - 24 minuti prima dell'impatto - ha dichiarato su X:
Attenzione: un piccolo asteroide si disintegrerà come bolide innocuo a Ovest di Berlino, vicino a Nennhausen, poco prima delle 01:32 del mattino ora locale. Gli osservatori lo vedranno se il cielo sarà sereno!
Effettivamente l'asteroide largo circa 1 metro si è disintegrato nell’atmosfera terrestre nel cielo vicino a Berlino generando una palla di fuoco segnalata da molti osservatori in tutta Europa.
La NASA ha fatto poi sapere che potrebbero esserci meteoriti a terra in quell’area, piccoli frammenti di 2024 BX1 che sono sopravvissuti al "viaggio ardente" attraverso l’atmosfera terrestre.
Fortunatamente si è trattato di un piccolo asteroide, le cui dimensioni non hanno mai destato preoccupazione. Tuttavia questo evento ha permesso di dimostrare l'efficacia del sistema di monitoraggio asteroidi. Tenere sotto controllo i sassi spaziali è uno dei principali compiti della Nasa, e il Congresso ha chiesto all’agenzia statunitense di individuare e monitorare almeno il 90% di tutti gli asteroidi spaziali near-Earth che presentino una larghezza di almeno 140 metri, tali da causare problemi seri in caso di impatto con il nostro pianeta.
Asteroidi di tali dimensioni sono molto più facili da individuare rispetto a quello entrato in collisione con la Terra lo scorso fine settimana, e quindi ci permetteranno di venire a conoscenza di un possibile pericolo con maggior anticipo. Il risultato ottenuto ha dimostrato che la procedura con la quale Scout genera e raffina le informazioni su una possibile collisione consente di scoprire in anticipo eventuali rischi derivanti dagli asteroidi mettendoci al riparo dagli scenari terrificanti del tipo "Don't look up".