L’asteroide che causò l’estinzione dei dinosauri potrebbe non essere stato solo: la scoperta
La scoperta di un grande cratere sul fondo dell’Oceano Atlantico potrebbe cambiare per sempre quello che pensavamo di sapere sull’estinzione dei dinosauri. La storia la conosciamo tutti: circa 66 milioni di anni fa un asteroide cadde sulla Terra, sconvolgendone l’ecosistema e portando all’estinzione dei dinosauri. Uno studio pubblicato sulla rivista Science Advances ha mostrato al mondo l’esistenza di un altro cratere, largo 8,5 chilometri e profondo diverse centinaia di metri, forse causato dall’impatto di un oggetto del diametro di 400 metri.
L’asteroide e i dinosauri
L’asteroide potrebbe essere un “parente” di quello di Chicxulub, il gigantesco impatto considerato dalla comunità scientifica come la più probabile causa dell’estinzione dei dinosauri. Il nuovo asteroide, secondo le stime dei ricercatori, avrebbe provocato un terremoto di magnitudo superiore a 6.5, uno tsunami con onde alte fino a 900 metri e un'energia mille volte superiore a quella della recente eruzione di Tonga. E risalirebbe alla stessa epoca dell'impatto di Chicxulub in Messico.
I prossimi passi
Non è però ancora certa l’origine del cratere, scoperto al largo della Guinea e chiamato “Nadir”. La conferma potrà arrivare solo con ulteriori analisi: per questo il team ha già chiesto l'autorizzazione a perforare il fondale marino e prelevare dei campioni del cratere, in modo da valutarne l'età e verificare l'eventuale presenza di minerali che potrebbero essersi formati in condizioni di pressione estreme durante l'impatto. Solo grazie a queste informazioni sarà possibile capire se il corpo che ha determinato la collisione fosse un pezzo distaccatosi dall'asteroide di Chicxulub oppure un altro esemplare di una “pioggia” di asteroidi che potrebbe aver colpito la Terra nell'arco di un milione di anni.