Arriva il Plenilunio di marzo, ecco quando vedremo la Luna Piena del Lombrico (e perché si chiama così)
Manca ormai poco all'appuntamento con il plenilunio di marzo, che vedrà la Luna Piena del Lombrico splendere nel cielo. Quale data dobbiamo segnare sul calendario per non perdere questo fenomeno celeste, e a cosa deve l'origine del suo nome così particolare? Scopriamolo insieme.
Plenilunio marzo 2023, quando?
Il terzo plenilunio del 2023 è ormai alle porte e tra pochissimi giorni molti appassionati potranno ammirare nel cielo la Luna Piena del Lombrico, che brillerà il prossimo 7 marzo.
Si tratterà di un evento particolarmente suggestivo nel quale il disco lunare splenderà in tutta la sua pienezza già a partire dal tramonto, previsto per le 18.07. Come segnalato da Unione Astrofili Italiani infatti, il satellite entrerà in fase di piena alle 13.40, orario in cui sarà però impossibile vederlo a causa della luce del Sole.
Luna Piena del Lombrico, ecco perché si chiama così
La Luna Piena di marzo è conosciuta con diversi nomi, tra cui quello di Plenilunio del Lombrico o del Verme. Come per ogni altro plenilunio, anche quello di marzo deve il suo soprannome ai nativi americani che identificavano con la fase di luna piena alcune caratteristiche tipiche del periodo. In questo caso il nome deriva dai vermi, che durante il mese di marzo spuntavano dal terreno che iniziava a scongelarsi dopo i mesi più freddi dell'anno, richiamando così anche il ritorno degli uccelli.
Sebbene Luna Piena del Verme (Worm Moon) sia uno degli appellativi maggiormente diffusi per indicare il plenilunio di marzo, ce ne sono anche altri. Questo particolare evento è infatti conosciuto anche come Plenilunio dell'Aquila (Eagle Moon), o Luna del Corvo (Crow Moon), a indicare il ritorno di molti animali con l'arrivo della primavera.
Altri gruppi di nativi americani erano invece soliti indicare il plenilunio di marzo con l'appellativo di Luna Piena della Linfa (in inglese Sap Moon), rifacendosi al momento in cui si raccoglieva il liquido dai tronchi degli aceri, mentre altri identificavano il terzo plenilunio dell'anno con la crosta che si formava nel terreno dopo lo scioglimento delle nevi nelle ore del giorno e le temperature spesso ancora rigide della notte (da qui il termine Luna Piena della Crosta o Crust Moon).
Plenilunio della Quaresima nella cultura europea
Nella cultura europea troviamo un altro appellativo usato per identificare il plenilunio che tra pochi giorni brillerà nel cielo di marzo. La Luna Piena della Quaresima deve il suo nome al periodo nel quale si verifica, ovvero quello che precede la Pasqua.
Si tratterà dell'ultimo plenilunio d'inverno, ma anche dell'ultima Luna Piena prima dell'equinozio di Primavera - previsto quest'anno il 20 marzo - data che darà ufficialmente l'avvio alla stagione del risveglio.
Plenilunio di marzo, sarà una Superluna?
Coloro che speravano di ammirare nel cielo di marzo una Superluna dovranno riporre la loro speranza in un cassetto (almeno momentaneamente). Come fanno sapere dall'Unione Astrofili Italiani infatti il 7 marzo il disco lunare si troverà a una distanza dal perigeo di 403.855 km, per cui non sarà una Superluna.
Ricordiamo che l'appellativo Superluna è stato fregiato nel 1979 dall'astrologo Richard Nolle e - sebbene non si tratti di un termine strettamente astronomico - sta a indicare una distanza dalla Terra tale da farci apparire il disco lunare più grande e luminoso del solito. Non si tratterà quindi della prima Superluna 2023, che potremmo ammirare solo a luglio, ma sicuramente di uno spettacolo che molti appassionati non vorranno perdersi.