Alluvione Emilia Romagna: regione ad alto rischio, occorre difendere meglio il territorio
L'alluvione in Emilia-Romagna è la prova che dovevamo fare di più per proteggere il nostro territorio, già estremamente fragile. La regione è tra le più a rischio dissesto idrogeologico. Occorre una attenta prevenzione delle varie catastrofi che visti i cambiamenti climatici rischiano di essere sempre più frequenti.
Alluvione in Emilia Romagna: una regione a rischio, da proteggere al meglio
Numerosi fiumi esondati e svariate frane. Il territorio dell'Emilia Romagna ha ceduto sotto il peso della pioggia battente. I danni sono ancora incalcolabili. Le cause? Non si può parlare di semplice maltempo o di soli cambiamenti climatici. La questione è più complessa e mette tutti spalle al muro.
In primis occorre sapere che l'Emilia Romagna è una delle regioni dell'Italia che ha un elevato rischio di alluvioni e frane. Come si legge nel report ISPRA, l'Emilia Romagna tra tutte è una delle regioni in cui le percentuali di territorio potenzialmente allagabile, così come quelle di popolazione esposta a rischio di alluvione per i tre scenari di pericolosità e probabilità, risultano superiori rispetto ai valori calcolati alla scala nazionale.
Come si evince dal rapporto tra le province maggiormente esposte a rischio inondazioni spiccano, soprattutto, quelle che sono tra le zone più colpite negli ultimi giorni come quella di Ravenna e ad esse si aggiunge pure Ferrara.
A questo bisogna aggiungere il fatto che l’Emilia-Romagna si trovi al secondo posto per il pericolo frane sul territorio. Questi dati non si scoprono di certo solo ora. Erano noti già da tempo e proprio per questo motivo occorreva proteggere meglio il territorio così come occorre che le persone prendano atto del cambiamento climatico e adottino comportamenti più responsabili verso la Terra.
Fenomeni sempre più estremi: i precedenti
L'alluvione in Emilia Romagna non è l'unico esempio di una mancata difesa adeguata del territorio. Vi sono fenomeni estremi che si sono verificati recentemente in altre zone d'Italia che sottolineano quanto sia indispensabile cambiare rotta. Dobbiamo pensare ad esempio a quanto accaduto a Casamicciola sull'Isola di Ischia o nelle Marche.