Agricoltura biologica, via libera definitivo in Italia: cosa cambia
Il Senato approva in via definitiva la legge sull'agricoltura biologica. Viene eliminata dalla norma l'equiparazione all'agricoltura biodinamica. Secondo il sottosegretario al ministero dell'Agricoltura, Francesco Battistoni, si tratta di una giornata storica per un settore che nel nostro Paese vale 7,5 miliardi.
Legge sul biologico, un passo importante per i prodotti bio Made in Italy
I consumatori che scelgono di avvicinarsi ai prodotti biologici sono sempre di più. Stando a quanto riportato dai dati Biobank, i consumi di alimenti bio negli ultimi dieci anni sono più che raddoppiati e oggi nel carrello della spesa di 2 italiani su 3 sono presenti prodotti provenienti da agricoltura che non fa uso di pesticidi o fitofarmaci.
Questo ha portato inevitabilmente molte aziende a convertirsi alla produzione agroalimentare con metodo biologico. Oggi sono più di 80mila le imprese certificate biologiche, che rendono il nostro Paese uno dei leader del comparto a livello europeo con quasi due milioni di ettari coltivati con metodi bio.
Le aziende biologiche e le associazioni di categoria da tempo chiedevano una legge che offrisse loro il supporto adeguato e oggi quella legge è arrivata. Ma non prima di aver percorso un iter lungo e pieno di ostacoli, che talvolta ha portato a pensare che non avrebbe mai visto la luce.
Legge quadro del settore biologico
Una legge sul bio si rendeva ormai indispensabile, sia per offrire la dovuta tutela ai produttori, sia per garantire standard sempre più elevati e criteri di trasparenza ai consumatori.
Approvata in prima lettura da Montecitorio, poi licenziato con modifiche dal Senato, il testo unificato delle proposte di legge sulla produzione biologica è stato nuovamente approvato dalla Camera con ulteriori modifiche.
Con 195 voti favorevoli e 4 astenuti, il Disegno di legge per la tutela e lo sviluppo del biologico ha così ottenuto l'ok finale di Palazzo Madama. Dopo un iter iniziato nel 2018 e durato molti anni il Ddl 988 “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico” ha ricevuto il via libera definitivp.
Tra le principali novità previste dalla normativa c'è l'introduzione del marchio bio italiano e la revisione dei controlli, per dare maggiore tutela a consumatori e imprenditori. Il marchio biologico italiano potrà essere utilizzato per identificare i prodotti bio ottenuti da materie prime italiane.
I termini "biologico" o "bio" non potranno essere impiegati quando nella produzione gli organismi geneticamente modificati dovessero venire in contatto (anche accidentale) con il prodotto.
Nell'iter alla Camera sono emersi alcuni dubbi e perplessità che avevano espresso gli scienziati e avevano trovato ascolto da parte del Capo dello Stato. E così dal testo è stata eliminata la tutela dell'agricoltura biodinamica, che veniva inizialmente equiparata a quella biologica.