Abruzzo, crolla il ponte di Guastacconcio a Paglieta
È crollato il ponte di Guastacconcio sulla provinciale 97 a Paglieta, in provincia di Chieti. Conosciuto anche come Ponte Guastacconcia, era stato chiuso lo scorso 14 dicembre su provvedimento della Provincia, a causa delle abbondanti piogge di quei giorni che avevano creato un pericoloso avvallamento al centro della carreggiata del cavalcavia e il cedimento del pilone centrale.
Ponte di Guastacconcio: cronaca di un crollo annunciato
Dopo la chiusura del ponte erano arrivate numerose sollecitazioni del sindaco di Paglieta, Ernesto Graziani, che insieme agli abitanti e ai rappresentanti delle realtà economiche e commerciali della zona aveva fatto pressione affinché il ponte venisse ristrutturato e poi riaperto. Serviva un intervento urgente per il consolidamento del pilone centrale, che aveva subito un forte abbassamento.
Nei giorni scorsi il sindaco aveva annunciato che si era già provveduto all'appalto per la messa in sicurezza della struttura. Un decreto ministeriale aveva stanziato 116 mila euro per i primi interventi, con l'affidamento dei lavori di consolidamento ad una ditta che avrebbe dovuto iniziare le opere ad aprile.
Grazie al Decreto Ponti sarebbero poi arrivati altri 2.200.000 euro per la messa a norma dell'intera struttura. Purtroppo però il ponte non ha retto alle ultime piogge.
Le condizioni si sono rivelate talmente compromesse da determinarne il crollo improvviso, avvenuto stamani intorno alle 9. Per fortuna non si registrano vittime. Il crollo improvviso del ponte ha però cambiato completamente lo scenario, rendendo necessaria la completa ricostruzione della struttura.
Ponte crollato, gli appelli
L'intera Val di Sangro aveva fatto sentire la sua voce solo poche settimane fa per protestare contro i disagi che la chiusura del ponte causava agli automobilisti. Il territorio veniva spaccato in due: la chiusura di Ponte Guastacconcio imponeva di fatto un percorso allungato di qualche chilometro per raggiungere il ponte più vicino, che è quello di Montemarcone.