Astronomia. Il 4 marzo la Luna verrà colpita dal rottame di un missile a 9.200 km/h. Quali conseguenze?
Un pezzo di "spazzatura spaziale" colpirà la Luna. Il 4 marzo, alle ore 1.26 del pomeriggio, gli astronomi hanno previsto una collisione tra il rottame di un missile e l'unico satellite naturale della Terra. Ci saranno dei rischi per il pianeta? Nello stesso giorno in cui un asteroide grande quattro volte la Torre Eiffel passa "vicinissimo" alla Terra (ma senza rischi di collisione).
Luna, un missile in arrivo il 4 marzo 2022
Venerdì 4 marzo 2022 la Luna sarà colpita dal rottame di un missile che viaggerà alla velocità di 9.200 km orari. Inizialmente si pensava potesse essere un missile Falcon 9 lanciato sette anni fa dalla SpaceX di Elon Musk nello spazio, ma dopo attente ricerche e calcolando la rotta, lo scienziato Bill Gray ha chiarito che a colpire la luna non sarà quel missile. Cosa colpirà l'unico satellite naturale della Terra? Secondo studi astronomici a colpire la Luna sarà un pezzo di un missile cinese lanciato nel 2014 in orbita, anche se la Cina ha smentito la cosa. Lo scontro tra il missile e la Luna rappresenta alla fine anche un'occasione importante per gli astronomi di poter studiare il sottosuolo lunare e i possibili dati sismici.
La presenza in orbita di questo pezzo di "spazzatura spaziale" spinge a una riflessione urgente ed importante: le tantissime missioni spaziali civili e militari stanno rilasciando una quantità enorme di rottami che rappresentano un pericolo per le stazioni spaziali presenti in orbita. Questi rottami, infatti, se non diventano cenere una volta entrati a contatto con l'atmosfera terrestre, potrebbero causare una serie di danni alle stazioni spaziali.
La spazzatura spaziale e i rischi per la Terra
La Us space surveillance network, la rete di sorveglianza spaziale degli Stati Uniti d'America, ha segnalato che intorno alla Terra ruotano almeno 20mila detriti spaziali pericolosi. Tra questi ci sono circa 2.200 satelliti non più operativi come, solo per fare un esempio, il Vanguard, un satellite lanciato dagli americani nel 1958.
Le ricerche hanno portato alla luce la spazzatura che si trova in orbita: da pezzi di astronavi a macchine fotografiche perse dagli astronauti durante le missioni, ma anche rottami di satelliti distrutti dopo esperimenti o a causa di incidenti. Un esempio è il satellite meteorologico FY-1C che i cinesi hanno fatto esplodere oppure i rottami derivanti dalla collisione tra i satelliti russi Cosmos 2251 e Iridium 33.
Tutti i rischi sono monitorati dall’Inter-Agency space debris committee (IADC) che riunisce al proprio interno la Nasa, l’Esa, le agenzie spaziali della Russia, della Cina e degli altri 72 Paesi attivi fuori dall’atmosfera terrestre.