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Giornata mondiale delle Tartarughe: 3 gesti per salvaguardarle

Giornata mondiale delle Tartarughe 2024, breve storia della celebrazione, eventi in programma e consigli per salvaguardare queste creature antichissime
Ambiente23 Maggio 2024 - ore 11:35 - Redatto da Meteo.it
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Il 23 maggio si celebra il World Turtle Day, la Giornata mondiale delle Tartarughe, istituita dall'Organizzazione non profit American Tortoise Rescue. Ma quale è il motivo di questa celebrazione e cosa possiamo davvero fare per salvaguardare queste antichissime creature?

Giornata Mondiale delle Tartarughe, quando nasce e perché

Ogni anno il 23 maggio celebriamo la Giornata Mondiale delle Tartarughe, o World Turtle Day. A volerlo è stata l'organizzazione no-profit Atr - acronimo che sta a indicare l'American Tortoise Rescue - nel 2000.

Lo scopo di questa giornata così particolare è quello di far crescere la sensibilizzazione sull’importanza della conservazione di questi affascinanti animali. Tra le varietà di tartarughe che rischiamo di perdere per sempre ci sono la Caretta caretta, la tartaruga marina comune, e la tartaruga verde, la Chelonia mydas, entrambe inserite nella lista rossa dell’Iucn. Purtroppo però non sono le sole. Al mondo esistono infatti circa 300 tipi diversi di tartarughe, di cui quasi 250 di tipologia acquatica. Di quest’ultime sono 7 quelle che vivono nei mari - compreso il Mar Mediterraneo - e sono tutte a rischio estinzione.

Alcuni esemplari di tartaruga possono vivere anche fino a due secoli, ma nessuna di loro sembra capace di sopravvivere alle azioni spesso sconsiderate compiute dall'uomo. Da qui la necessità di istituire una giornata che possa far comprendere la loro importanza nell'ecosistema e aiutarci a capire come ognuno di noi - anche nelle piccole azioni - può contribuire alla loro salvaguardia.

3 gesti per salvaguardare le tartarughe

Proprio in questa giornata l'associazione no-profit Atr ricorda che bastano tre semplici gesti per contribuire alla tutela della specie.

La prima regola è quella di evitare di acquistare qualunque varietà di testuggine nei negozi di animali, ma preferire la via dell'adozione. Molto spesso infatti questi animali vengono portati illegalmente fuori dal loro habitat o sono vittime di traffici internazionali.

Il secondo consiglio prevede il comportamento corretto da assumere nel caso in cui ci si imbatta in un'esemplare di tartaruga. Il miglior modo per salvaguardarla è lasciarla nel posto in cui si trova, o al massimo limitarsi a spostarla in un posto più sicuro, a meno che l'animale non abbia necessità di cure. In quest'ultimo caso sarebbe opportuno chiedere l'intervento di un veterinario.

L'ultimo prezioso gesto che tutti noi possiamo fare per tutelare la specie è quello di ridurre il nostro impatto sugli oceani. Oltre alle testuggini terrestri esistono infatti specie di tartarughe marine, che ogni giorno ingeriscono la plastica che si riversa nell'acqua. Il bacino del Mediterraneo è caratterizzato da un’elevata biodiversità e rientra purtroppo tra gli ecosistemi più minacciati dai rifiuti di plastica a livello globale.  Tra le specie più minacciate dai rifiuti che finiscono nel Mare Nostrum c’è proprio la tartaruga marina Caretta caretta, tra gli esemplari più soggetti a intrappolamento e ingestione di plastica.

Giornata mondiale delle Tartarughe 2024, gli eventi

Le iniziative che animano questa giornata sono tantissime. L’organizzazione American Tortoise Rescue fornisce lezioni e laboratori destinati ai più piccoli, in modo da insegnare loro l’importanza della salvaguardia ambientale. In molte parti degli Stati Uniti sono in programma operazioni di liberazione in mare per gli esemplari salvati e poi accuditi nei centri di riabilitazione.

Anche l’Italia partecipa alla campagna di sensibilizzazione promossa in questa giornata con incontri e convegni con esperti del settore sparsi per tutto il nostro territorio. Tra le iniziative più importanti ricordiamo quella che vedrà nel pomeriggio di oggi, 23 maggio, una visita speciale nel Padiglione della Biodiversità dell’acquario di Genova per far conoscere da vicino la Emys orbicularis, un tipo di testuggine palustre diffusa anche in Italia.

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