100 miliardi di alberi attorno alle città per salvare la Terra dalla crisi climatica
Piantare almeno cento miliardi di alberi attorno alle città sembra essere soluzione migliore e più urgente per combattere la crisi climatica. Ne parla su La Repubblica lo scienziato di fama internazionale Stefano Mancuso partendo da uno studio pubblicato ieri.
I numeri dell’allarme clima
Mancuso riassume i dati drammatici del 2023 che ha visto, e sta vedendo ancora nel 2024, temperature record in tutto il pianeta, con conseguente allarme per gli obiettivi nella lotta al riscaldamento globale. E non c’è solo il caldo, ci sono anche gli eventi meteorologici estremi, tra siccità, tornado e incendi e la preoccupazione per lo scioglimento dei ghiacci e in genere per i mari. La colpa è dei livelli di anidride carbonica e degli altri gas serra che intanto continuano ad aumentare in conseguenza delle attività umane.
Che fare? Per combattere il riscaldamento globale, dobbiamo ridurre le emissioni nocive per il clima e riassorbire quanta più possibile anidride carbonica di quella che abbiamo immesso artificialmente nell’atmosfera. Il primo punto, fondamentale, richiede una battaglia lunga e complessa che incide sull’economia di molti Stati. Il secondo invece, secondo Mancuso, “non presenta alcuna difficoltà tecnica né minaccia per le economie del pianeta”. “Il sistema ad oggi di gran lunga più efficiente per riassorbire CO2 dall’atmosfera è, infatti, l’utilizzo degli alberi”.
Qui si inserisce lo studio Global Spatial Assessment of potential for new peri-urban forests to combat climate change pubblicato ieri, 27 marzo, su Nature Cities, che riporta i risultati di una ricerca coordinata dalla Fondazione per il Futuro delle Città (diretta da Stefano Mancuso), in collaborazione con l’università di Firenze e l’università Ca’ Foscari di Venezia.
Alberi fuori città per riparare i nostri danni
Nel mondo ci sarebbero fra 141 e 322 milioni di ettari vicino alle città dove si potrebbero piantare alberi. Quanti? Tra 106 e 241 miliardi di alberi: quasi l’80% in soli 20 Paesi. Piantarli vicino alle città, responsabili del 75% delle emissioni di CO2, permetterebbe di assorbire una significativa quantità di anidride carbonica proprio lì dove è prodotta con moltissimi benefici per l’ambiente e per i cittadini. "Tra questi: la conservazione e il ripristino della biodiversità, il miglioramento della qualità dell’aria attraverso l’assorbimento di inquinanti atmosferici dannosi per la salute umana, la riduzione delle isole di calore, una migliore regolazione delle inondazioni, la formazione di suolo”.
“La forestazione periurbana permetterebbe rilevanti risparmi in termini di costi energetici e creerebbe posti di lavoro - conclude Mancuso -. Se soltanto decidessimo di investire una frazione irrilevante delle risorse impiegate giornalmente nel perseguimento del male, per il ripristino e l’incremento deciso delle foreste intono alle nostre città, queste potrebbero svolgere un ruolo cruciale nella lotta contro il riscaldamento globale. Ora non c’è che iniziare a piantare gli alberi”.