I 10 cibi più contaminati dai pesticidi: la classifica francese
Quanto sono sani gli alimenti che portiamo sulle nostre tavole? Secondo i controlli sanitari ufficiali effettuati su 14mila prodotti in Francia, più della metà di frutta e verdura sarebbero contaminate da pesticidi e sostanze dannose per l'organismo.
Cibi contaminati: un problema non solo francese
Il problema dei cibi contaminati da pesticidi è emerso a seguito dei controlli effettuati nel 2019 dalle autorità sanitarie francesi su prodotti locali, ma sappiamo bene che il rischio contaminazione legato all'utilizzo di fitofarmaci e altre sostanze tossiche riguarda ogni Paese. Ecco perché lo studio, condotto sia su campioni prelevati a campione che su alimenti considerati a rischio, è stato pubblicato sulla rivista dei consumatori Que Choisir, dovrebbe farci fermare a riflettere.
Fitofarmaci e pesticidi negli alimenti, quali rischi?
Frutta e verdura coltivate in territorio francese (ma il problema è senza dubbio più esteso) sono risultate contaminate da oltre 150 sostanze ritenute a rischio per i loro possibili effetti cancerogeni, mutageni, reprotossici o interferenti endocrini.
Il 92% delle ciliegie analizzate ha rivelato presenza di contaminanti, seguite da altri alimenti tra cui le mele (82% dei campioni) e i pompelmi (27,4%). Se a rendere poco sani i frutti rossi del ciliegio sono sostanze come il fosmet, un insetticida potenzialmente tossico per gli apparati riproduttivi, a rendere poco salubri i pompelmi è invece il piriproxifene, sospetto interferente endocrino e addirittura possibile responsabile di alcune malformazioni. Prima di dire che "una mela al giorno toglie il medico di torno" sarebbe poi opportuno assicurarsi che il pomo (ritenuto il frutto più salubre per eccellenza) non contenga tracce di fludioxonil, il fungicida sospettato di essere un interferente endocrino.
Top ten degli alimenti contaminati
Ecco la classifica dei 10 alimenti più contaminati, con indicata tra parentesi la percentuale di campioni analizzati che hanno rivelato presenza di sostanze potenzialmente pericolose per l'organismo umano.
- ciliegie (91,8%)
- sedano (91,2%)
- uva (90,6%)
- pesca nettarina (89,7%)
- Tè e infusi (87,2%)
- pepe (85,3%)
- cavoletti di Bruxelles (84,6%)
- mela (79,8%)
- uva (77,1%)
- fragole (76,5%)
Situazione migliore per gli alimenti biologici
E gli alimenti biologici? Anche questi sono stati analizzati dallo studio, che ha rivelato percentuali nettamente inferiori di contaminanti (solo l'8% dei campioni presentava sostanze a rischio), rispetto ai prodotti da agricoltura intensiva. Questo è ovviamente dovuto al divieto di impiego di pesticidi sintetici nel settore agricolo bio.
Sebbene anche i prodotti biologici siano potenzialmente esposti a contaminazione da pesticidi, nei rari casi in cui questo avviene le percentuali di sostanze pericolose rilevate risulta essere di molto inferiore. Basta pensare che su 10 campioni di pomodori solo uno biologico risulta contaminato, a fronte di sei coltivati con metodi tradizionali.