West Nile trasmesso dalle zanzare, 230 i casi e 13 morti in Italia: paura a Padova
Preoccupa la crescita dei casi di febbre West Nile nel Veneto. Negli ultimi giorni, infatti, all'ospedale di Padova sono stati ricoverati in terapia intensiva 10 pazienti contagiati dalla malattia provocata dal virus West Nile. Ecco tutto quello che sappiamo.
West Nile in Italia: 230 casi accertati e 13 decessi. A Padova 10 pazienti in terapia intensiva
Paura per la febbre West Nile a Padova. Nell'ospedale della città euganea sono 15 i pazienti ricoverati affetti dalla malattia provocata dal virus West Nile. A confermare i dati è stato Giuseppe Dal Ben, il direttore generale dell'Azienda Ospedale Università Padova, che ha dichiarato: "Alcuni di questi pazienti ospitati in terapia intensiva sono relativamente giovani, attorno ai 50-60 anni. I restanti sono anziani, colpiti duramente da questo virus, che quest'anno sembra particolarmente aggressivo".
Da giugno ad oggi in Italia sono 230 i casi accertati di infezione da West Nile Virus (WNV) nell'uomo. Ricordiamo che il primo caso umano in Italia è stato registrato a giugno proprio in Veneto nella provincia di Padova. L'Istituto Superiore della Sanità in merito ai 230 casi ha precisato: "127 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (dei quali 14 in Piemonte, 8 in Lombardia, 71 in Veneto, 3 in Friuli-Venezia Giulia, 29 in Emilia-Romagna, 1 in Toscana, 1 in Sardegna), 37 sono stati casi identificati in donatori di sangue (5 in Piemonte, 5 Lombardia, 18 in Veneto, 9 in Emilia-Romagna), 63 casi di febbre (1 in Piemonte, 4 in Lombardia, 55 in Veneto, 1 in Friuli-Venezia Giulia, 2 in Emilia-Romagna) e 3 sintomatici (Veneto)". Tra tutti i 230 casi solo 13 sono i pazienti morti per il virus: 8 in Veneto, 2 in Piemonte, 1 in Lombardia e 2 in Emilia-Romagna.
West Nile Fever, cos'è e i sintomi della Febbre del Nilo
Ma cosa è la febbre West Nile, meglio conosciuto come West Nile Fever? Si tratta di una malattia provocata dal virus West Nile (West Nile Virus, Wnv), un virus della famiglia dei Flaviviridae. Il virus è stato scoperto ed isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, nel distretto West Nile da cui ha preso il nome. Portatori del virus sono alcuni uccelli selvatici e, soprattutto, alcune zanzare del tipo Culex, già malate, che attraverso la puntura trasmettono la malattia all'uomo.
La trasmissione del virus è possibile, anche se in casi davvero rari, tramite il trapianto di organi, trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto in gravidanza. Importante: il virus febbre West Nile non si trasmette da persona a persona tramite il contatto diretto, ma può colpire anche gli animali, in particolare cavalli, cani, gatti e conigli.
Generalmente il periodo di incubazione della malattia dal momento della puntura della zanzara infetta è tra i 2 e 14 giorni, ma a volte anche 21 giorni in caso di soggetti con deficit a carico del sistema immunitario.