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Vaccino contro l'influenza stagionale: chi deve farlo e quando

Torna l'influenza e riparte la corsa ai vaccini, ma chi dovrebbe farlo e quali sono le controindicazioni? Ecco tutto quello che c'è da sapere sui vaccini antinfluenzali
Salute7 Ottobre 2022 - ore 15:46 - Redatto da Redazione Meteo.it
Salute7 Ottobre 2022 - ore 15:46 - Redatto da Redazione Meteo.it
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È partita la campagna vaccinale contro l'influenza stagionale: a chi deve essere somministrato? Quanto è efficace nei bambini? Le risposte a queste e ad altre domande e dubbi li trovate in questo articolo.

Vaccino antinfluenzale, domande e risposte

Sabato 1 ottobre è cominciata la somministrazione dei vaccini antinfluenzali per la stagione 2022/23, ma sono in molti a non aver ancora chiari alcuni passaggi e alcune dinamiche. Abbiamo dunque raccolto le risposte dei medici e degli esperti alle principali domande che la gente si pone, così da sciogliere ogni dubbio in vista dei picchi influenzali tipici dell'autunno e dell'inverno.

Partiamo col dire che l'influenza, spesso sottovalutata, è in realtà una malattia che spesso comporta il ricovero e ogni anno uccide moltissime persone. Risulta più debole nei soggetti giovani e in buona salute, per i quali si prospetta solo qualche giorno di riposo forzato. Se è vero però che l'80-90% delle morti per influenza degli ultimi anni è rappresentato dagli over 65, va detto anche che ogni stagione ha la sua particolarità e il virus colpisce in modo diverso.

Il vaccino tetravalente protegge da 4 virus (2 di tipo A e 2 di tipo B) ed è estremamente efficace, infatti non permette di ammalarsi di influenza (eccetto particolari situazioni che variano in base all'organismo del paziente e alle tempistiche con cui il vaccino viene somministrato). Chi dovrebbe vaccinarsi? La vaccinazione è consigliata a tutte le persone che non presentino specifiche controindicazioni e dunque non solo agli over 65.

Anzi, è opportuno che tutti lo facciano poiché quando più persone si vaccinano contro l’influenza, il virus avrà maggiori difficoltà a diffondersi nella popolazione. Si possono avere e quali sono gli effetti collaterali? Sì, si possono verificare ma sono generalmente brevi e di lieve intensità; tra i più comuni abbiamo dolore, rossore, gonfiore del punto di inoculazione, malessere generale, dolori muscolari e talvolta decimi di febbre.

Quando vaccinarsi e come fare con il richiamo del vaccino anti-covid?

Quando ci si può vaccinare? Da subito, già nei primi giorni di ottobre è possibile e opportuno farlo, così da essere protetti in anticipo senza attendere la circolazione più massiccia dei virus influenzali. Si consideri che i primi picchi cominciano a presentarsi nel mese di novembre, ma gli anticorpi impiegano circa due settimane a partire dall'inoculazione per svilupparsi e se dunque vogliamo evitare l'influenza bisogna ricordarsi che prevenire è meglio che curare. Ricordiamo inoltre che è una buona abitudine ripetere il vaccino ogni anno e non saltuariamente. Questo perché diversi studi hanno mostrato che gli anticorpi protettivi dall’influenza si riducono nell’arco di un anno dalla vaccinazione e dall’infezione, soprattutto nelle persone anziane.

Un'altra domanda molto richiesta è se ci si possa o meno vaccinare contro l'influenza in prossimità del richiamo del vaccino anti-Covid. In pratica la quarta dose contro il coronavirus interferisce con il vaccino antinfluenzale? La risposta è no, anzi si possono ricevere contemporaneamente. Non è un caso che alcuni studi stiano cercando una soluzione in grado di unire entrambi i vaccini in un'unica fiala in modo da proteggere sia dal Covid che dalla comune influenza con una sola inoculazione.

Ma quanto costa il vaccino? La somministrazione in Italia è completamente gratis per tutte le persone sopra i 60 anni e per i soggetti "fragili", ovvero affetti da malattie croniche o da particolari patologie. Per tutti i pazienti di età compresa tra i 6 mesi e i 60 anni che non rientrino nella categoria dei soggetti a rischio, il costo varia in base al tipo di vaccino e oscilla tra i 10 e i 20 euro.

Come mai sono esclusi i piccoli al di sotto dei 6 mesi? Perché la risposta immunitaria in età così tenera non è sufficiente a garantire l'immunità dall'influenza, rendendo di fatto il vaccino inutile. A ogni modo, per saperne di più e prima di sottoporsi all'inoculazione è opportuno parlare col proprio medico curante.

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