Trekking in inverno: i benefici fisici e psicologici
La neve, il silenzio, la natura immobile, il freddo che rilassa la mente: per gli amanti delle basse temperature, fare una passeggiata in mezzo alla neve può essere un toccasana per il benessere fisico e mentale. Insomma, scordiamoci l’idea che il freddo sia responsabile dei malanni stagionali, anzi: con la giusta attrezzatura sottoporre il corpo a uno stress termico controllato stimola il sistema immunitario e può rendere l’organismo più forte.
Perchè il freddo può fare bene all'organismo
Anche durante la stagione fredda è importante trascorrere del tempo all'aria aperta, magari sfruttando la pace e la tranquillità dei boschi innevati.
In generale quando si fa trekking (o anche una semplice passeggiata) con temperature rigide, si verifica una riduzione della pressione del sangue e una diminuzione della frequenza cardiaca, a cui si associano un abbassamento della concentrazione di cortisolo e di adrenalina. Anche dal punto di vista metabolico i benefici sono molto maggiori: durante la stagione invernale, infatti, il consumo di calorie è più elevato ed è più facile smaltire le abbuffate delle feste.
Tutto questo senza considerare i benefici psicologici dell’attività fisica all’aria aperta. I primi effetti positivi sono già visibili dopo soli 20 minuti di passeggiata, ma sarebbe ideale fare trekking in mezzo alla natura per almeno 2 ore settimanali, così da apportare il massimo beneficio sia dal punto di vista fisico sia psicologico.
È molto importante prestare attenzione anche all'abbigliamento: la giusta attrezzatura e i materiali high-tech permettono di mantenere la temperatura corporea entro i limiti di sicurezza e garantiscono una migliore performance fisica.