Talassofobia, quando il mare fa paura e crea senso di disagio
Ci sono persone che non riescono a godersi la bellezza del mare e provano emozioni negative quando si trovano a distanza ravvicinata da un'immensa distesa blu. Si chiama talassofobia, o paura del mare, e si manifesta come una sensazione opprimente di timore verso alcuni elementi caratteristici delle distese di acqua salata.
Dal terrore verso le onde o gli scogli sommersi fino alla paura di annegare in acque profonde, ognuno vive questa fobia a modo suo ma, in tutti i casi, non si gode i tanti benefici che possono scaturire dal mare.
Dalle paure alle possibili soluzioni
Il mare molto spesso è fonte di felicità, gioia e un toccasana per il corpo e la mente. Le persone, di solito, apprezzano il profumo di salsedine, il rumore delle onde, la sabbia sotto i piedi e i colori brillanti, provando stati d’animo positivi e sensazioni di pace e di tranquillità.
Non è solo una questione psicologica: vari studi scientifici hanno dimostrato che il mare stimola la creatività e favorisce la connessione con la natura, con tutte le conseguenze positive che ne derivano. Può succedere che dalla contemplazione di un’immensa distesa d’acqua si liberi la mente e ci si senta anche più in forma ed energici.
Ci sono, però, alcune persone che non riescono a godere a pieno dei benefici del mare, perché sopraggiungono e dominano gli stati d’animo negativi, di ansia o di paura. Di solito, i timori maggiori si riscontrano nel fare il bagno in acque profonde, dove non si tocca o non si vede il fondale. In questi casi si scatenano forti emozioni di disagio o - addirittura - sintomi come tachicardia, palpitazioni, vertigini e senso di nausea. A volte può suscitare ansia e malessere anche solo guardare immagini o video di persone in acqua.
È bene precisare che, come tutte le altre fobie, anche la talassofobia può essere affrontata e superata con l’aiuto di un professionista e ricominciando gradualmente a riprendere familiarità con l’acqua.