Prosegue la strage di balene e delfini alle isole danesi Faroe: perché?
Prosegue la Grindadráp in Danimarca: si tratta della brutale mattanza di globicefali, chiamati anche balene pilota o delfini pilota, e anche di delfini atlantici (lagenorinchi). Una vera propria strage è in corso nelle isole Faroe, l'arcipelago a governo autonomo della Regione Danimarca situate tra l'Islanda e la Norvegia nell'oceano Atlantico del Nord. Cosa sta succedendo?
Grindadráp in Danimarca: scatta l'allarme strage globicefali
Anche quest'anno è ufficialmente iniziata in Danimarca la stagione della Grindadráp, la brutale caccia a balene e delfini che costa la vita a centinaia di esemplari che vigono nell'arcipelago situato tra l'Islanda e la Norvegia nell'oceano Atlantico del Nord. Una vera e propria strage denunciata più volte da Paul Watson, il fondatore di Sea Shepherd.
Dopo il suo arresto per la sua lotta per la sopravvivenza dei globicefali e delfini in quelle acque, sono altri attivisti che portano avanti le campagne di protesta. Il capitano Paul Watson, infatti, è ancora in custodia cautelare nella mani della polizia danese, semplicemente per aver difeso le balene e protestato contro questa folle pratica.
Il fondatore di Sea Shepherd si trova al momento in carcere e la sua uscita è prevista non prima dell'inizio del mese di ottobre. Intanto alle Isole Faroe prosegue la strage di globicefali. Basti pensare che solo nel fine settimana sono stati uccisi più di 150 esemplari come sottolineato dallo Sea Shepherd France, che ogni anno si batte contro il terribile massacro delle Isole Faroe.
Strage di balene e delfini in Danimarca alle Isole Faroe: l'appello degli ambientalisti
Nonostante il governo della Danimarca abbia adottato delle misure tali da tenere lontano gli ambientalisti e gli attivisti dalle coste delle Isole Faroe, sui social sono tantissimi i video condivisi che mostrano le barbarie subite dagli animali. Una vera e propria strage di innocenti che colora il mare di rosso sangue.
Nei video pubblicati sui social si vede il dolore e l'agonia dei cetacei che vengono uccisi in mare con degli arpioni e poi eviscerati sulla terraferma. Tra le vittime anche tante femmine, alcune con i feti in via di sviluppo. Dati alla mano ogni anno la stagione della Grindadráp costa la vita di più di 1000 globicefali e delfini.
I mammiferi vengono intrappolati e indirizzati con barche e suoni verso riva, dove vengono sgozzati con coltelli e arpioni sotto gli occhi di centinaia di persone che accorrono per assistere.
Una mattanza quella denunciata dagli attivisti ed ambientalisti che ogni anno trova spazio sulle Isole Faroe in modo del tutto legale, visto che non esistono normative o divieti, anzi tantissimi cittadini locali la difendono considerandola una tradizione. Si tratta infatti di un rito secolare, che oggi però non è più indispensabile per sfamare i villaggi (la carne viene suddivisa tradizionalmente tra la popolazione).