Smog a New Delhi, livelli 57 volte superiori al limite: il governo corre ai ripari
Torna l'incubo smog a New Delhi. Come accade ogni anno, durante il periodo invernale, New Delhi è avvolta da un denso smog dal sapore acre. A causare la nuvola di smog che sovrasta tutta l'area sono maggiormente gli incendi appiccati dagli agricoltori delle zone limitrofe per liberare i campi, oltre che dalle moltissime emissioni industriali. Ad appesantire il carico c'è inoltre il problema del traffico dei moltissimi veicoli in circolazione. Tutto questo mentre l'India è uno degli stati al mondo in cui crescono di più le emissioni di gas serra.
Smog a New Delhi: superato il limite
Per fronteggiare l’emergenza smog a New Delhi le autorità locali hanno introdotto misure restrittive per cittadini e imprese, volte a prevenire un possibile ulteriore peggioramento della qualità dell’aria.
Per correre ai ripari, è stata disposta infatti la chiusura momentanea delle scuole e di conseguenza il passaggio dalle lezioni in presenza a quelle online fino a nuovo avviso. Una precauzione che è stata adottata dal Governo a causa del grave peggioramento dell’inquinamento dell'aria.
I dati parlano chiaro: i livelli di PM2.5, microparticelle cancerogene pericolosissime, che possono addirittura penetrare nel flusso sanguigno attraverso i polmoni, sono stati registrati a livelli di 57 volte superiori al limite massimo giornaliero raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Numeri che hanno costretto il governo locale a correre ai ripari adottando misure di sicurezza restrittive, partendo appunto dalla chiusura delle scuole.
Restrizioni e avviso alla popolazione
Il governo spera che grazie alla sospensione delle attività didattiche in presenza a favore di quelle da remoto, si possa contribuire a ridurre in maniera drastica il traffico cittadino e quindi lo smog.
Altri provvedimenti adottati dal governo prevedono la limitazioni alla circolazione dei camion diesel e alle attività di edilizia. Il governo ha anche rivolto un appello ai cittadini, invitando maggiormente bambini, anziani e persone affette da malattie polmonari o cardiache a non uscire di casa.