Il reflusso gastroesofageo è anche una questione di scelte alimentari
Chi ne soffre lo sa bene: avere il reflusso gastroesofageo significa dovere prestare ancora più attenzione all’alimentazione, dato che qualche attenzione in più a tavola permette di favorire il processo digestivo e prevenire una lunga serie di complicazioni. Tra gli alimenti da evitare, o da mangiare con attenzione, ci sono caffè, cioccolato, menta, alcolici, cibi piccanti, agrumi e tutti i fritti.
I cibi da evitare e quelli consigliati
Il reflusso gastroesofageo è una malattia che coinvolge l’apparato digerente e determina sintomi come bruciore e rigurgito acido in bocca. Questa condizione si può originare per vari motivi, ma nella maggior parte dei casi l’alimentazione gioca un ruolo chiave nella gestione dei sintomi.
Anzitutto, avere una dieta sana ed equilibrata, associata al regolare svolgimento di attività fisica, permette di ridurre i fattori di rischio associati all’evoluzione della patologia, oltre a garantire una migliore qualità di vita. La frutta e la verdura rappresentano parte essenziale dell’alimentazione quotidiana, ma sarebbe meglio prestare attenzione a non esagerare con quelle più acide.
Al contrario, nella dieta non dovrebbero mai mancare carni bianche e magre, pesce, latticini freschi e anche lo zenzero, per via delle proprietà antinfiammatorie.
Da non sottovalutare sono poi altre abitudini quotidiane poco salutari: oltre a evitare pasti troppo abbondanti, il fumo e le bevande gassate, non bisognerebbe coricarsi subito dopo avere mangiato. Ovviamente, se i sintomi persistono, per impostare un trattamento più efficace è indispensabile il consulto del medico, oltre eventualmente a sottoporsi a qualche esame clinico specifico.