Puglia, controlli per la malaria e la zanzara Anopheles
Malaria in Italia? La zanzara della malaria, la Anopheles sacharovi, è stata rintraccia nel nostro Paese. Per la precisione in Puglia dove è stato ritrovato un esemplare. Attualmente è in corso un'indagine dei ricercatori dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e Della Basilicata.
Malaria in Italia: la zanzara Anopheles rintracciata in Puglia
In Puglia, nel Leccese, è stato ritrovato un esemplare di zanzara Anopheles, per intenderci la zanzara portatrice della malaria, la malattia causata da protozoi parassiti appartenenti al genere Plasmodium. Le zanzare del genere Anopheles sono in grado di trasmettere il virus della malaria, la cui ultima segnalazione risale alla fine degli anni '60. Al momento non c'è da preoccuparsi né tantomeno da creare allarmismi, anche se è in corso una indagine mirata che vede cooperare i ricercatori dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e Della Basilicata.
I ricercatori sono impegnati in una lunga ricerca nella zona dove è stato rintracciato l'esemplare e sulle persone adulte che possono essere entrate in contatto. Dati alla mano, i ricercatori hanno comunicato che: "degli 11 siti indagati, 6 erano positivi per la presenza di Anofele. Tutti i 20 An. maculipennis sl (7 adulti, 10 larve e 3 pupe) raccolti nelle aree sono stati identificati come An. sacharovi mediante sequenziamento ITS-2".
I dati raccolti dai ricercatori confermano come nelle zone meridionali ci sia un aumento della ricettività del virus della malaria vista la presenza di possibili nuovi esemplari sfuggiti alle ricerche. Gli esperti precisano: "Il rischio di introduzione di Plasmodium da parte di portatori di gametociti tra i viaggiatori provenienti da paesi endemici dovrebbe essere preso in maggiore considerazione».
Malaria, nessun allarme in Italia
Le zanzare Anopheles sono più di 400 specie, tra cui 60 sono portatrici e in grado di trasmettere il virus della malaria. In Africa la malaria è una endemica, mentre nel resto del mondo la sua trasmissione e diffusione è legata a chi viaggia. Secondo gli esperti è importante procedere con delle operazioni di sorveglianza dell’anofelismo, ossia la presenza di zanzare appartenenti alla classe delle Anopheles e come tali portatrici della malattia.
Qual è il rischio per l'Italia? A rassicurare tutti è stato Paolo Gabrieli, professore di Zoologia dell'università Statale di Milano, che ha precisato: "Le condizioni attuali non giustificano un allarme immediato. Le zanzare anofele vettrici dell'infezione ci sono, ma sono troppo poche per sostenere il ciclo di trasmissione della malattia. Se però dovessero verificarsi condizioni propizie a un'esplosione della popolazione di questi insetti, allora certamente la domanda dovremmo farcela". Non solo Paolo Gabrieli ha invitato alla guardia alta e a tenere sotto osservazione cosa sta succedendo in Puglia: "È fondamentale continuare a seguire il comportamento di questi insetti e controllarne la proliferazione" considerando anche il cambiamento climatico in corso.