Pistacchio: come coltivare in vaso o in giardino l’oro verde
Il pistacchio, seme di una pianta di tipologia Pistacia le cui origini sono asiatiche, era conosciuto in Turchia già 7 mila anni fa ed è menzionato anche nella Bibbia, nel libro della Genesi. La Pistacia Vera fa parte delle Anacardiacee, stessa famiglia del mango e dell’albero del pepe.
Pistacchio: perché si chiama "oro verde"
La pianta del pistacchio può vivere anche oltre 200 anni, raggiungendo altezze tra i 4 e i 10 metri, con una chioma ampia anche 11 metri. Ricco di proprietà nutritive il pistacchio può essere mangiato al naturale o tostato. Definito “oro verde” per il suo alto valore economico e le sue proprietà nutritive, è molto utilizzato in pasticceria.
Come coltivare la pianta di pistacchio: quando e come seminarlo?
Quella del pistacchio è una pianta molto adattabile la cui coltivazione richiede molto tempo. Predilige caldo e terreni aridi o ben drenati. Resiste al freddo, ma non ama le gelate di primavera. Coltivata anche in Sicilia, dove il "re" incontrastato è il pistacchio verde di Bronte, che detiene una denominazione di origine protetta (dop). Essendo una pianta tardiva, inizia a fare i suoi frutti dopo 5-6 anni. Sono 15 gli anni che servono per una piena produzione.
Si consiglia di seminare in autunno o in primavera. L’albero va innestato sulla varietà di pistacchio terebinto o sul pistacchio lentisco. Per coltivarle bisogna cospargere il terreno con del letame, e posizionare le piantine a 6 metri l’una dall’altra. In caso di coltivazione in vaso, servono piante innestate in vivaio da 1 o 2 anni. In questo caso basterà fare un buco a 40-50 cm di profondità e cospargere di letame. Attenzione a non rovinare la zolla quando si toglie la busta o l’involucro di juta.
Come concimare il pistacchio e quando e come potarlo
Le concimazioni possono avvenire in primavera. In aprile si può concimare con materiale a base di azoto, mentre a maggio è consigliato concimare con materiale completo (azoto, fosforo, zolfo).
La potatura deve essere leggera, eliminando in primis i polloni dal portainnesto, ovvero i rami alla base del tronco. In fase di impianto, è necessario cimare l’astone per consentire una migliore aerazione. Bisogna inoltre eliminare i rametti laterali del fusto. Operazione da fare una volta all'anno preferibilmente a ottobre. Non avendo bisogno di molta acqua, basterà innaffiarla una o due volte nella stagione secca, mentre le piante giovani hanno bisogno di essere innaffiate più spesso.
Il pistacchio predilige terreni aridi, rocciosi e scoscesi ma può essere coltivato anche su fondi sabbiosi, argillosi, poveri di calcio, di origine calcarea o vulcanica. L'importante è che sia un terreno permeabile, in quanto non ama i ristagni d’acqua e i terreni molto umidi. La raccolta dei frutti avviene solitamente da agosto a ottobre.