Perdita dei capelli, presto un nuovo farmaco per combatterla?
Potrebbe esserci una nuova speranza in arrivo per chi sta perdendo i capelli e non vuole rassegnarsi alla calvizie. A riportarlo è l’Agi secondo cui - in Paesi come Spagna e Stati Uniti - starebbe prendendo piede l’utilizzo di un farmaco per trattare le forme lievi di perdita di capelli. Una possibile soluzione, insomma, per tutti coloro che non vogliono far pace con la caduta dei capelli che, secondo El Pais, sta diventando una vera ossessione per gli uomini negli ultimi anni.
Calvizie: l’importanza di affidarsi agli esperti
Bisogna prima di tutti fare una premessa. “Come qualsiasi altra condizione, richiede innanzitutto una buona diagnosi”, sottolinea correttamente El Pais. In questi casi, infatti, è sempre necessario rivolgersi ad esperti qualificati del settore. Secondo il dermatologo Ramòn Grimalt la maggior parte dei rimedi ha "pochissime basi scientifiche", a cominciare dal moderno arsenale di shampoo di zinco, silicio, collagene, biotina, cipolla, caffeina o propoli: "Nessuno di questi prodotti attraversa lo strato cutaneo del cuoio capelluto, in modo da agire in profondità”.
Calvizie: una possibile nuova speranza?
Chiarito questo, secondo quanto riporta il New York Times una soluzione di notevole efficacia potrebbe essere offerta da un farmaco vasodilatatore, utilizzato con discreti risultati sin dagli anni '80. “Ciò che sta dando al prodotto una validità inaspettata sarebbe rinunciare al suo uso topico e assumerlo oralmente, in dosi molto basse”, ha detto il dermatologo della Emory University Robert Swerlick, uno degli esperti consultati dal quotidiano, per il quale invece “è possibile invertire la caduta dei capelli, nei casi di alopecia da moderata a lieve, per pochi centesimi e in un modo semplice, rapido e sicuro". Tuttavia, questo uso del farmaco non è stato ancora approvato dalla Food and Drug Administration (Fda) degli Stati Uniti, né dall'Agenzia spagnola per i medicinali e i prodotti sanitari (Aemps). E dunque è importante evitare il fai da te, ma attendere istruzioni dalle autorità regolatrici.