Per una dieta equilibrata bastano 70 o 80 grammi di pasta al giorno
Mangiare settimanalmente la giusta quantità di pasta permette di avere il corretto apporto calorico e di carboidrati. Sarebbe opportuno, però, prestare attenzione a non esagerare con le porzioni, in quanto assumerne troppa può determinare conseguenze negative sulla salute, per esempio un aumento del peso corporeo o un incremento del colesterolo e della glicemia. Per questo motivo, anche chi non segue una dieta in modo rigoroso è generalmente invitato a prestare attenzione alle porzioni di pasta che consuma.
Attenzione ai troppi carboidrati
Gli italiani, un po’ per tradizione e un po’ perché amano mangiare piatti gustosi in linea con la dieta mediterranea, tendono a consumare una quantità eccessiva di carboidrati. Per esempio, il pranzo tipico nel nostro paese consiste in un piatto di pasta con un condimento di vario tipo, come carne, pesce, verdure eccetera.
Soprattutto per chi non segue un regime alimentare preciso e si fa guidare dalla fame e dall’istinto, il rischio è di abituarsi a porzioni troppo abbondanti di pasta, non assumendo - di contro - la giusta quantità di altri nutrienti.
Secondo una serie di ricerche e di indagini scientifiche, c’è una quantità indicativa che bisognerebbe mangiare: per un uomo la porzione ideale è di 80 grammi al giorno, mentre una donna non dovrebbe di norma superare i 70 grammi. Soprattutto, però, non dovrebbero mancare nella dieta le proteine, oltre naturalmente a frutta e verdura.
È bene precisare che sarebbe sempre meglio mangiare la pasta a pranzo, perché farlo a cena riduce la possibilità di smaltire i carboidrati assunti. Anche la pasta integrale o a base di cereali diversi dal grano duro può rappresentare una valida alternativa, senza rinunciare al piacere per il palato.