Omicron 5, tanti casi sintomatici: perché? Elude il vaccino?
La pandemia da Covid-19 non è finita. La diffusione della variante Omicron 5 preoccupa vista l'impennata dei nuovi contagi e delle reinfezioni. I dati degli ultimi giorni sono chiari: 730mila positivi e reinfezioni all'8.4%. A rischio sono le persone non vaccinate, ma anche i giovanissimi e tanti altri. La nuova variante Omicron BA.5 è destinata a diventare la dominante con il 34% di contagi in Italia. Come mai?
Omicron 5: la variante Covid è la più contagiosa al mondo
Nelle ultime settimane il Covid è tornato a preoccupare per la diffusione della nuova variante Omicron 5 che si manifesta quasi sempre con sintomi. Come mai? Possibile che questa nuova sottovariante eluda il vaccino? Massimo Galli, professore ordinario di Malattie infettive all’Università degli Studi di Milano, ha cerca di fare chiarezza:
I fattori in gioco sono diversi, ma è chiaro che il virus per l’ennesima volta ha “indovinato” la mutazione che gli permette di proseguire la sua corsa". Parlando proprio dei sintomi, Galli ha sottolineato: "misurare l’aspetto qualitativo dei sintomi è molto più difficile e su questo non abbiamo dati scientifici. La sensazione è che c’è stata una fase in cui si sono ridotte le segnalazione di perdita di olfatto e gusto, ma ora stanno tornando. In altre fasi sono sembrati predominanti i dolori intensi, muscolari e lombari. Adesso c'è un discreto impegno delle vie respiratorie, pur senza arrivare alla polmonite da Covid.
Una cosa è certa: la variante Omicron 5 preoccupa i virologi. Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia, non si è tirato indietro nel dichiarare:
Forse oggi può essere considerato il virus più contagioso al mondo e proprio in questa caratteristica sta la sua pericolosità: rispetto al primo coronavirus che ci ha travolto come uno tsunami nelle prime fasi della pandemia "è sicuramente meno aggressivo, ma resta problematico perché nel provocare tante infezioni può arrivare facilmente anche alle persone più fragili".
Omicron 5 diventerà la variante Covid-19 dominante
La diffusione della variante Omicron 5 non solo fa impennare i casi positivi e le reinfezioni, ma è destinata a diventare la variante predominante. Arnaldo Caruso, ordinario di microbiologia e microbiologia clinica all'università di Brescia e direttore del Laboratorio di microbiologia dell'Asst Spedali Civili, spiega: "Sapevamo che Omicron 5 riesce a infettare persone già vaccinate o guarite da un'infezione associata a precedenti varianti, quindi che in qualche modo è in grado di 'bucare l'immunità vaccinale e quella naturale". Ma aggiunge: "Quella in corso potrebbe essere una fiammata e nient'altro, come abbiamo visto succedere in altri Paesi, per esempio in Portogallo".
Intanto Matteo Bassetti, primario Malattie infettive al San Martino di Genova, parla del fronte vaccini:
Se a settembre-ottobre avremo la stessa prevalenza sul richiamo, saranno dolori. Dobbiamo dire agli italiani che andare a farsi la dose di richiamo è determinante per la loro salute.
Anche Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università Statale di Milano, consiglia di portare con se la mascherina anche al mare:
Il Covid non si è affatto raffreddorizzato, Omicron è ben altro che un raffreddore. Mi aspetto il picco di Omicron 5 a fine luglio e poi in autunno una nuova variante, per la quale dovrebbe esserci il vaccino adatto. Prima o poi Omicron ce la faremo tutti , è un disastro, perché il virus sfugge e colpisce anche chi è guarito e anche i vaccinati. È vero che Omicron crea situazioni meno pesanti, ma c'è il rischio di incremento ulteriore nel numero dei casi, che sono sottostimati.