Omicron 2: cos’è la sotto variante appena trovata anche in Italia
I primi casi della variante Omicron 2 sono stati accertati oggi nel nostro Paese. Il primo in assoluto in Liguria più altri 20 per un totale di 9 regioni coinvolte (anche in Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Sicilia e Toscana).
Omicron 2, cosa sappiamo della nuova variante
La sotto variante Omicron 2, sequenziata per la prima volta in Italia, è già presente in particolare in Danimarca ma anche, per esempio, in venti Stati Usa. Identificata come BA.2 la nuova sottovariante Covid è, in realtà, una sorta di "sorella gemella" di Omicron: appartiene allo stesso ceppo (B.1.1.529) e si distingue solo per alcune mutazioni sulla proteina Spike, ovvero quel "gancio" che permette al virus SarsCov 2 di attaccare le cellule.
Proprio la sua somiglianza con BA.1 (la variante originaria Omicron) rende quasi impossibile distinguerle, ma al tempo stesso, sebbene la nuova arrivata sembri dimostrarsi particolarmente diffusiva, non deve creare allarmismi infondati. Sappiamo, infatti, che Omicron ha dimostrato una scarsa attitudine a replicarsi nel tessuto polmonare, prediligendo invece le alte vie respiratorie.
Cosa dobbiamo quindi aspettarci da Omicron 2? La risposta a questa domanda giunge dagli immunologi, che non hanno tardato a identificare Omicron 2 come una sotto variante che, come la variante originaria Omicron, ha scarse capacità di provocare polmoniti.
Sotto variante Omicron 2: trasmissibilità
A livello mondiale la maggior parte dei casi è rappresentata da Omicron 1. La "gemella" Omicron 2, pur guadagnando terreno in Danimarca, rappresenta il 20% di tutti i casi di Covid dell'ultima settimana, con un aumento del 45% rispetto a quella precedente. Nello stesso periodo si è registrato un calo dei casi legati alla variante BA 1.
Aumento di casi negli ultimi sette giorni sono stati registrati anche in Gran Bretagna, Svezia e Norvegia, anche se in queste nazioni l'aumento risulta decisamente più contenuto rispetto alla Danimarca.
Negli Usa la sottovariante BA2 è stata identificata in venti Stati, per un totale di un centinaio casi. Stando a quanto riportato dalla portavoce dei Centri per i controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), Kristen Nordlund, al momento è troppo presto per stabilire se la Ba.2 sia più trasmissibile della variante Omicron originale Ba.1. Ma la sua diffusione e i suoi effetti vanno tenuti sotto controllo.
Comunque sia, si tratta dell'ennesima dimostrazione che questo virus è in grado di mutare. Nell'ultimo anno sono infatti emerse tre diverse varianti principali in grado di sostituirsi alla precedente e tutte caratterizzate da una grande diffusibilità.
Le caratteristiche di Omicron 2, che la rendono di fatto molto simile alla variante originale, fanno comunque pensare ai virologi che anche in questo caso l'efficacia del vaccino possa di fatto "coprire" dal rischio di forme più gravi.
"La variante Omicron è ormai largamente predominante in più del 95% dei casi, in alcuni casi è stata rilevata la variante Omicron 2 ma non è molto diversa nelle caratteristiche da Omicron 1", ha detto Giovanni Rezza, direttore generale della prevenzione del nostro ministero della Salute.