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Microplastiche trovate per la prima volta nei polmoni di persone vive

Poche settimane fa le particelle erano state rilevate nel sangue, adesso in profondità nell’organo respiratorio. Non è ancora chiaro quali siano le conseguenze per la salute umana, ma i ricercatori temono che queste microplastiche possano causare danni alle cellule.
Salute6 Aprile 2022 - ore 14:05 - Redatto da Redazione Meteo.it
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Le microplastiche, tristemente famose per inquinare gli oceani e la terra, sono state trovate per la prima volta in profondità nei polmoni di persone viventi. Lo studio ha analizzato i campioni di tessuti di 13 esseri umani che avevano subito un intervento: in 11 casi sono state rinvenute particelle di plastica. A riportarlo è il Guardian.

Le plastiche nei polmoni delle persone

Il tipo più comune di plastica rinvenuto nei polmoni è il polipropilene, utilizzato negli imballaggi, e il PET, utilizzato per le bottiglie. Due studi precedenti avevano portato allo stesso tipo di scoperta, però in persone decedute analizzate durante l’autopsia. I ricercatori hanno analizzato particelle minuscole, fino a 0.003 millimetri di grande, e hanno identificato il tipo di plastica con uno spettroscopio.

Le microplastiche nel cibo e nell’acqua

Era già noto che le persone ingerissero piccole particelle di plastica, sia attraverso il semplice respiro sia assumendo cibo o acqua. E solo pochi giorni fa per la prima volta era stata trovata traccia di microplastiche anche nel sangue umano. Nessuno però si aspettava di trovarle perfino nella profondità dei polmoni: “È sorprendente, perché le vite aeree inferiori sono più strette e ci saremmo aspettati che particelle di queste dimensioni fossero bloccate prima”, ha detto Laura Sadofsky della Hull York medical school nel Regno Unito, una delle autrici principali dello studio.

I possibili rischi per la salute

Secondo quanto riporta il Guardian non è ancora noto quali possano essere i rischi per la salute umana. I ricercatori sono però preoccupati che le microplastiche possano causare danni alle cellule ed è noto che le particelle inquinanti nell’aria causino milioni di morti ogni anno. “Questi dati sono molto importanti per lo studio dell’inquinamento, delle microplastiche e della salute umana”, ha aggiunto Laura Sadofsky. Le informazioni potranno infatti essere utilizzate per ricreare esperimenti realistici così da valutare meglio l’impatto delle microplastiche sulla salute umana.

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