È importante tenere la mente allenata anche in vacanza: ecco come
Per non farsi trovare impreparati a settembre e con il cervello poco efficiente, anche in vacanza è bene tenere la mente in allenamento con alcune attività. Approfittandone magari per qualcosa di divertente, come la lettura di un buon libro, la risoluzione di giochi enigmistici o tanto altro. L'importante, insomma, è non mettere in stand-by il cervello, con il rischio di arrivare alla fine delle ferie con la mente un po' troppo distratta.
Alcuni consigli semplici da mettere in pratica
Per molte persone proprio in questi giorni si stanno esaurendo le tanto attese vacanze estive e presto sarà il momento di ritornare in ufficio, in azienda, all’università, a scuola o in qualunque altra attività quotidiana. Il rischio è di arrivarci con il cervello spento, con la conseguenza di dovere faticare parecchio per ritornare alla routine e alle consuete fatiche - fisiche e mentali - della settimana lavorativa.
Infatti, è importante ricordare che il cervello è un organo plastico che si adatta alle esigenze e lasciarlo a riposo troppo a lungo non fa bene. Per questo motivo, oltre a godersi un po’ di meritato “dolce far niente”, è utile mantenere la mente in funzione anche durante il periodo estivo.
Non è necessario fare un grande sforzo, ma è sufficiente dedicare - per esempio - un po’ di tempo ogni giorno alla lettura di un libro, di una rivista o di un giornale. Queste attività, al pari dei rompicapi o dei giochi enigmistici, hanno la capacità di migliorare la concentrazione e di stimolare l’immaginazione e la creatività. Anche il semplice viaggiare, scoprendo posti sconosciuti e confrontandosi con nuove abitudini e stili di vita, è considerato un'attività psico-stimolatrice molto efficace. Discorso simile vale per il gioco e le attività con i bambini: passare del tempo con i più piccoli innesca lo sviluppo di capacità come l’ingegno, la gestione della situazione e abilità relazionali, tanto nei bambini quanto negli adulti.
Da non sottovalutare, infine, è anche la pratica sportiva: dal punto di vista neurologico l’attività fisica, e in particolare l'esercizio aerobico, favorisce il corretto bilanciamento dei neurotrasmettitori, così da favorire la concentrazione e l'attenzione.