Mascherine in estate, ecco come usarle quando fa caldo
Da lunedì 28 giugno in Italia viene superato l’obbligo generale di indossare la mascherina all’aperto, a patto di essere in una zona bianca e che non ci si trovi in una condizione di assembramento. Vista l’attuale situazione pandemica e la generale riduzione del numero di contagi, il Comitato tecnico scientifico ha deciso di allentare le regole sull’uso dei dispositivi di protezione individuale. Insomma, si tratta di una prova di normalità, anche se continueremo a utilizzare la mascherina al chiuso e rimarrà obbligatorio portarla con sé all’aperto, indossandola in particolare in quei casi in cui non sia possibile mantenere il distanziamento fisico minimo necessario.
Oltre che per una questione di circolazione ridotta del virus Sars-Cov-2 in queste settimane, la rimozione dell'obbligo a fine giugno è motivata anche da una questione di temperatura. Anche se la mascherina in sé non interferisce con la respirazione e l'ossigenazione del sangue, indossare uno strato protettivo davanti a naso e bocca nei mesi più caldi accentua la sensazione di afa e di fastidio, tanto che è mal tollerata da molte persone.
Ciò però non significa affatto che smetteremo del tutto di indossare i dispositivi di protezione, e anzi dovremo imparare a fare i conti con la combinazione caldo-mascherine. Ma come possiamo utilizzare i dispositivi in maniera consapevole, riducendo i rischi per la pelle anche durante l'estate? Ne abbiamo parlato per Meteo.it con Pasquale Frascione, vicepresidente di Sidemast, la Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse, che peraltro proprio poche settimane fa ha diramato un vademecum sul tema. Con un po' d'attenzione e cura, come vedremo, è possibile godersi a pieno l’estate nonostante le mascherine, riducendo anche i rischi di problematiche a livello cutaneo.
Col caldo le mascherine fanno meno bene alla pelle
Le mascherine, e più in generale tutte le misure di prevenzione del contagio, sono essenziali per tutelare la nostra salute e contenere il rischio di contrarre il virus Sars-Cov-2, ma non mancano le problematiche connesse al loro utilizzo prolungato. L’insofferenza per l'uso continuo delle mascherine, siano chirurgiche o Ffp2, è cresciuta con l'arrivo della bella stagione e l’aumento delle temperature. Anche se potremo utilizzarle un po’ meno, dovremo fare i conti con i problemi cutanei che causano, soprattuto se vengono gestite in maniera impropria. E il caldo estivo, il sudore, il sole e l'aria aperta peggiorano ulteriormente la situazione, rendendo necessario adottare qualche accortezza in più rispetto ai mesi invernali.
Uno dei fastidi più comuni che peggiorano con l’utilizzo della mascherina è l’acne: secondo i dati raccolti da Sidemast, circa il 90% delle persone dichiara di notare un peggioramento dei sintomi e dei segni visibili.
Questo si verifica perché l’uso delle mascherine per diverse ore al giorno riduce l'afflusso dell’aria e aumenta l’umidità della pelle. Con il calo della traspirazione si verifica un’alterazione del microbiota cutaneo, e come conseguenza aumenta la produzione di sebo. Inoltre, diventano più frequenti anche i casi di irritazione cutanea, di dermatite e di eritema. Tutto questo è dovuto allo sfregamento del tessuto della parte filtrante, dell’elastico o dei pezzi in metallo che favoriscono l’aderenza al viso. In molti casi anche il riutilizzo ripetuto del dispositivo può favorire l’insorgenza di irritazioni cutanee di vario genere.
Qualche consiglio su come usare la mascherina
Anzitutto, come ricorda Sidemast, è fondamentale indossare solo mascherine certificate CE, evitando i tessuti sintetici che impediscono alla pelle di respirare in maniera corretta. Vanno frequentemente cambiate o lavate, proprio per evitare che il tessuto si deteriori e provochi danni alla pelle.
Come ha ricordato a Meteo.it Frascione, poi: "È importante scegliere il dispositivo più adatto. La mascherina chirurgica è più leggera e permette di respirare meglio, quindi quando la si usa per parecchie ore consecutive consente di evitare l'eccesso di sudorazione e la sensazione grassa della pelle. La Ffp2 è più calda, fa sudare di più e forma più condensa, mentre la chirurgica dà una sensazione meno fastidiosa". Naturalmente, però, dipende anche dal contesto. "All’aperto si può abbandonare la Ffp2, basta avere sotto mano una chirurgica da usare in momenti particolari", ha spiegato Frascione, "mentre la Ffp2 è da preferire per ambienti a rischio più elevato come quello ospedaliero. Suggerirei la Ffp2 anche in aeroporto, in nave o treno, dove può essere preferibile sia perché c’è l'aria condizionata quindi si sta più freschi, sia perché ci sono più persone e più contatti stretti".
Che sia chirurgica o Ffp2, che sia per molto o poco tempo, alcune regole di base non vanno però dimenticate. "Nel momento in cui si usano le mascherine è importante la corretta idratazione e la detersione con creme leggere", ha continuato Frascione. "Altrimenti aumenta il rischio di dermatiti da contatto, a volta anche di dermatite seborroica soprattutto in persone che hanno malattie come acne e rosacea". In sostanza, è bene usare prodotti di qualità e leggeri, e lavarsi il viso molte volte.
Poco trucco e molta crema solare
Per proteggere la nostra pelle ci sono anche una serie di indicazioni che vanno oltre la mascherina in sé, ma che coinvolgono la routine quotidiana e le abitudini di tutti i giorni. Per esempio, è bene non indossare il trucco se si dovrà utilizzare a lungo la mascherina. Nel caso specifico delle abrasioni o irritazioni, in particolare, è consigliato usare una medicazione idrocolloide da porre sotto le palpebre e sul dorso del naso. E poi c'è la questione dell'esposizione al sole: come ricorda Frascione, specializzato in dermatologia oncologica,"il sole e i raggi ultravioletti passano attraverso le mascherine, quindi è fondamentale un'alta protezione solare sul viso per ridurre il rischio di sviluppare un tumore alla pelle".
Un altro consiglio utile riguarda l'impiego di prodotti detergenti leggermente più acidi alla mattina, facendoli assorbire completamente prima di indossare la mascherina. Quindi è bene applicarli almeno 30 minuti prima di uscire di casa. Infine, ma non per importanza, meglio non sottovalutare l'importanza della dieta e dell'alimentazione: il suggerimento è di assumere una quantità corretta di zuccheri, non eccedere con gli alcolici e preferire i cibi tipici della dieta mediterranea.