Meglio non mangiare la neve per non ingerire inquinanti: il consiglio
Candida e invitante, la neve rappresenta un piacevole "invito" per i bambini, che non esitano a mangiarla. Eppure sarebbe bene insegnare loro a non farlo, perché quel bianco candore nasconde molte sostanze inquinanti che si trovano nell'aria, e che ha assorbito cadendo.
Si può mangiare la neve?
Il manto bianco che ricopre strade e marciapiedi si presenta, in genere, molto sporco. Per questo motivo a nessuno verrebbe in mente di mangiarlo. Il discorso cambia invece per la neve che cade sui rami degli alberi, nei prati o sulle montagne, che potrebbe costituire un invito a essere portata alla bocca, soprattutto per i bambini piccoli. Il problema si presenta anche per quelli più grandicelli che - magari assetati o per curiosità - possono leccare o succhiare la neve.
Ma sotto quel candore si nascondono particolato e altre sostanze inquinanti che la neve ha "raccolto" e assorbito nel suo percorso per raggiungere il suolo. Le polveri sottili che si trovano nell'aria vengono infatti raccolte dalla pioggia e dalla neve, e vi sono molti studi che hanno dimostrato come proprio le sostanze nocive tendano ad accumularsi più rapidamente nella neve.
Una volta caduta a terra poi le contaminazioni con le sostanze nocive aumentano, poiché i fiocchi bianchi si sporcano entrando in contatto con tutto ciò che è a terra. Il problema è molto più evidente nelle città, dove i gas di scarico delle auto rilasciano sostanze nocive nell'aria, ma anche nelle località di montagna la neve non può essere considerata un "alimento" sano da mangiare. Come sottolinea l’Agenzia federale dell’ambiente tedesca la neve potrebbe addirittura essere contaminata da germi.
Ma anche nel caso in cui la raccogliessimo in posti in cui non ha subito contaminazioni, non è comunque benefica come l’acqua da bere ma assomiglia di più alla composizione dell’acqua distillata, poiché non contiene minerali o elettroliti.
Microplastiche imprigionate dentro i fiocchi di neve
Ormai lo sappiamo, le microplastiche sono arrivate un po' ovunque. Dopo aver contaminato i nostri fiumi, i laghi e il mare, le particelle microscopiche fluttuanti nell'aria finiscono anche dentro ai fiocchi di neve.
Qualche anno fa un gruppo di ricercatori siberiani ha scoperto che anche nei territori più remoti le fibre di plastica riuscivano a infiltrarsi nei fiocchi di neve. Le microplastiche non risparmiano neppure le nostre stupende Alpi, e uno studio italiano ha permesso di scoprire lo scorso anno che nei fiocchi che imbiancano le aree alpine piemontesi erano presenti fino a 19 polimeri.
Di conseguenza appare fin troppo evidente che si tratta di un "alimento" tutt'altro che sano, e se le piste innevate sono il sogno di molti appassionati di sport invernali, è bene insegnare ai nostri figli che la neve non va mangiata mai!