La malattia di Lyme colpisce una persona su 7, si prende dalle zecche: sintomi e cura
La malattia di Lyme colpisce una persona su 7 in tutto il mondo e, a causa della temperatura globale in crescita, si diffonderà sempre di più. A dirlo è uno studio pubblicato sulla rivista scientifica BMJ Global Health, che ha analizzato i dati raccolti in 89 differenti ricerche condotte dal 1984 a oggi. La zona dove il morbo è più diffuso è l’Europa centrale, seguita dall’Asia orientale e dall’Europa occidentale. E ad accendere i riflettori sulla malattia è stato anche il recente annuncio del cantante Justin Bieber, che ha contratto il Lyme ed è stato costretto ad annullare alcuni concerti.
Malattia di Lyme: cos’è e come si prende
La malattia di Lyme è un'infezione trasmessa dalle zecche. È di natura batterica, ed è causata principalmente dalla Borrelia burgdorferi, della famiglia Spirochaetaceae. Deve il suo nome all’omonima cittadina americana, in cui fu descritto il primo caso nel 1975. La malattia di Lyme è oggi la più diffusa e rilevante patologia trasmessa da vettore con diffusione nelle zone geografiche temperate. Come riporta l’Istituto superiore di sanità, la malattia di Lyme colpisce prevalentemente la pelle, le articolazioni, il sistema nervoso e gli organi interni. Può manifestarsi con sintomi gravi, persistenti e, se non viene curata, assume un decorso cronico.
Malattia di Lyme: i sintomi e la cura
La malattia di Lyme si manifesta inizialmente con una macchia rossa che si espande lentamente. Entro qualche settimana si possono sviluppare disturbi neurologici precoci caratterizzati da artralgie migranti, mialgie, meningiti, polineuriti, linfocitoma cutaneo, miocardite e disturbi della conduzione atrio-ventricolare. I sintomi sono fluttuanti e possono durare per mesi e cronicizzare. Gli esami di laboratorio non sono sempre in grado di confermare o escludere in modo definitivo la malattia, dunque la decisione di iniziare la terapia viene presa sulla base della diagnosi clinica. La malattia di Lyme viene curata con gli antibiotici.