Mal d’Aria 2023, Legambiente pubblica la classifica delle città più inquinate d’Italia
Legambiente ha pubblicato la classifica Mal d'Aria 2023 con le città più inquinate d'Italia. Si tratta di città che hanno segnato livelli di inquinamento atmosferico superiori due volte i limiti giornalieri di PM10. Scopriamo la classifica.
Città più inquinate d'Italia 2023: la classifica di Legambiente
Torino, Milano, Modena, Asti, Padova e Venezia sono le città più inquinate d'Italia. A rivelarlo è la classifica "Mal'Aria di città. Cambio di passo cercasi" pubblicata da Legambiente. Durante il 2022 cinque città italiane hanno superato due volte i limiti giornalieri di PM10. La situazione è ancora più preoccupante se comparata ai nuovi target richiesti dall'Unione Europea previsti al 2030 visto che risulterebbero rischi per: il 76% delle città per il PM10, l’84% per il PM2.5 e il 61% per l’NO2.
La ricerca è stata redatta e pubblicata nell’ambito della Clean Cities Campaign, una coalizione europea di ONG e organizzazioni della società civile che ha studiato tutti i dati raccolti nel 2022 nelle città italiane considerando i valori dei livelli delle polveri sottili (PM10, PM2.5) che del biossido di azoto (NO2).
Ecco la classifica con le 5 città più inquinate d'Italia:
- Torino: con 98 giorni di sforamento
- Milano: con 84 giorni
- Asti con 79 giorni
- Modena con 75 giorni
- Padova con 70 giorni
- Venezia con 70 giorni
I nuovi standard PM10, PM2.5 e NO2 da rispettare entro il 2030
Non solo Torino, Milano, Asti, Modena, Padova e Venezia sono le città più inquinate d'Italia. Sono ben 29 su 95 le città italiane che presentano valori di PM10 superiori ai limiti consentiti giornalmente. In vista delle nuova Direttiva europea sulla qualità dell’aria, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2030, sono solo 23 su 95 le città italiane che al momento non hanno superato la nuova soglia imposta di 20 µg/mc.
Secondo il report, redatto e pubblicata nell’ambito della Clean Cities Campaign, diverse sono le città che devono impegnarsi per ridurre le concentrazioni di PM 10 (20 µg/mc da non superare), PM2.5 (10 µg/mc) e NO2 (20 µg/mc per) adeguandosi così ai nuovi standard richiesti nel 2030.
Per il PM10:
- Torino e Milano (riduzione necessaria del 43%)
- Cremona (42%)
- Andria (41%)
- Alessandria (40%)
Per il PM2.5:
- Monza (60%),
- Milano, Cremona, Padova e Vicenza (57%)
- Bergamo, Piacenza, Alessandria e Torino (55%)
- Como (52%)
- Brescia, Asti e Mantova (50%)
Infine per l’NO2:
- Milano (47%)
- Torino (46%)
- Palermo (44%)
- Como (43%)
- Catania (41%)
- Roma (39%)
- Monza, Genova, Trento e Bolzano (34%).