La Niña: conseguenze non ancora prevedibili a livello climatico sul nostro inverno?
Secondo il Climate Prediction Center dell'americana Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration), c’è una probabilità del 60% che si verifichi un evento di La Niña durante i mesi autunnali del 2024, con effetti che potrebbero durare fino a mese di marzo 2025. La Niña, parte del ciclo climatico naturale noto come El Niño-Southern Oscillation (Enso), può influenzare in maniera significativa le condizioni meteo in tutto il mondo.
La Niña torna nell'autunno 2024: ecco di cosa si tratta
Si definisce con il termine La Niña, la fase fredda del ciclo Enso. È un fenomeno che si osserva nell’Oceano Pacifico equatoriale, caratterizzato da oscillazioni periodiche irregolari della pressione atmosferica e della temperatura delle acque, capace di influenzare le condizioni meteorologiche di tutto il globo. Normalmente, in condizioni cosiddette neutre, si ha alta pressione sul settore orientale dell’oceano e bassa pressione nel settore ovest, con i consueti venti orientali (alisei).
Quando la pressione atmosferica diminuisce sul settore orientale e contemporaneamente aumenta a ovest, i venti alisei si attenuano o talvolta invertono la direzione ostacolando la risalita di acqua fredda dalle profondità verso la superficie oceanica. Di conseguenza viene favorito il riscaldamento anomalo delle acque, fenomeno noto come El Niño. Nella fase opposta viene, invece, favorito il raffreddamento anomalo delle acque, fenomeno noto come La Niña.
Cosa succederebbe se si sviluppasse La Niña durante l’inverno 2024-2025
Se il fenomeno de La Niña si dovesse realmente sviluppare come previsto durante questo inverno, potrebbe modificare le condizioni meteo dell'inverno 2024-2025. Negli Stati Uniti settentrionali ad esempio, potrebbero verificarsi abbondanti precipitazioni, mentre le nevicate che potrebbero interessare le regioni del New England, dell’area dei Grandi Laghi e di New York, potrebbero essere più abbondanti rispetto alla norma. Dall'altro lato però, al Sud e al Sud/Est degli Stati Uniti potrebbe verificarsi un inverno piuttosto secco e più e caldo del solito.
Eventi sempre più frequenti in futuro
Gli esperti dicono che eventi come La Niña, in futuro potrebbero essere sempre più frequenti e che questo potrebbe portare differenze meteorologiche importanti. Ed è eventi come La Niña e il cambiamento climatico in generale ci ricordano quanto sia importante monitorare questi fenomeni atmosferici.
La Niña: le previsioni per il 2024-25
Entro novembre si dovrebbe entrare nella fase di Nina, ma rispetto alle precedenti previsioni che vedevano un evento più significativo, sembra che i dati aggiornati propendano per una Niña debole e relativamente breve (dovrebbe persistere fino al trimestre gennaio-marzo), quindi con un’influenza meno marcata sulla circolazione atmosferica invernale fra il Nord Atlantico e l’Europa.
Le conseguenze anche per il nostro inverno restano non ancora prevedibili. Proprio la Noaa ha in programma una discussione ancora più approfondita sul tema per il 14 novembre 2024.