Le ricette a base di cicale
Proprio come per la frutta o per un taglio di carne, anche ogni insetto ha un proprio sapore peculiare, e molto spesso chi li assaggia ammette che al palato l'effetto e il gusto non sono affatto male. Magari il croc sotto i denti, o l'avere qualche zampetta incastrata in bocca, non sono tra le sensazioni più piacevoli in assoluto, ma probabilmente molte persone sono restie a provare piatti a base di insetti soprattutto per una sorta di blocco psicologico.
Non va dimenticato, poi, che molti insetti contengono sostanze benefiche per il nostro organismo. Per esempio, le cavallette e le formiche sono un'ottima fonte proteica, i grilli contengono parecchio calcio e le larve hanno grandi quantità di zinco, potassio e magnesio. Insomma, siamo di fronte a un perfetto connubio di amminoacidi e vitamine, in grado di sostituire molti dei più comuni alimenti all'interno della dieta.
Quello che oggi ci si chiede, a livello globale, è se gli insetti potranno davvero essere il cibo del futuro. Di sicuro in molti paesi le ricette che includono gli insetti tra gli ingredienti sono sempre più frequenti, in parte per il loro sapore unico - dolce o salato a seconda della specie - ma soprattutto per la voglia di sperimentare qualcosa di nuovo. A oggi il computo delle specie commestibili è arrivato grossomodo a quota 1.900, circa dieci volte di più rispetto ai mammiferi. E tra le novità emergenti negli ultimi mesi spiccano per originalità le ricette a base di cicale, molto discusse ma realizzate anche da chef di alto profilo.
Le cicale: brutte ma buone
Tra i tanti insetti utilizzati in cucina, la nuova moda del mercato riguarda la famiglia delle cicadidi, meglio conosciute come cicale, che appartengono all'ordine degli insetti Rhynchota. L’aspetto non è il loro punto di forza, visto che sono di colore marrone scuro tendente al verde, con una lunghezza che si aggira sui 3 centimetri e con tratti somatici non molto invitanti. Ormai, però, sono tanti i paesi dove è possibile consumare un piatto a base di cicale, più frequentemente in Asia e in particolare tra Cina, India e Giappone. Di recente il mercato alimentare delle cicale si è diffuso anche negli Stati Uniti, dove tanti chef si sono messi in gioco per tentare di sorprendere i loro clienti.
Gli stessi chef insegnano che esistono molti modi per cucinare questi insetti, ma l’elemento più importante è quello di cuocerle prima che diventino dure, sottoponendole a bollitura o a frittura. Il sapore di per sé risulta gradevole, piuttosto simile a quello degli asparagi, e anche dal punto di vista nutrizionale si tratta di un alimento perfetto per le persone attente alla dieta. Infatti le cicale contengono pochissimi grassi e forniscono un basso apporto calorico, mentre contengono tra il 30% e il 40% di proteine.
Le cicale al cioccolato, o in versione sushi
Appurato che mangiare cicale non fa male, la sfida è in generale come trasformare un insetto dall’aspetto ben poco invitante in una ricetta non solo prelibata al palato, ma anche piacevole alla vista. Una possibile risposta è arrivata da una pasticceria del Maryland, sulla costa pacifica statunitense, dove sono state inventate le cicale ricoperte di cioccolato. Tutto molto semplice: gli insetti vengono puliti, congelati, bolliti, fritti con una friggitrice ad aria per circa 3 minuti e poi immersi nel cioccolato.
Ma non finisce qui: come un vero e proprio piatto di alta cucina, la ricetta viene completata con una spezia a scelta. Il prezzo: circa 18 euro per una dozzina di cicale dolci. E nei vari negozi vengono prodotte in 3 varianti a seconda dei gusti dei clienti: cioccolato al latte, cioccolato al latte e cannella o cioccolato fondente e cannella.
Ma come anticipato, le possibili ricette con le cicale sono tantissime, e alcuni stanno provando a trasformarle in un vero e proprio business. Singolare è il caso della ricercatrice americana Cortni Borgerson, antropologa alla Montclair State University nel New Jersey, che ha ideato il roll di cicale: riso all'esterno e ripieno di cicale, tagliato come un uramaki. Si tratta dell’ennesimo tentativo di inserire gli insetti tra gli elementi più comuni utilizzati i cucina, in quanto non sono così diversi dai molluschi e la loro preparazione è così semplice da essere alla portata di tutti. L'importante è non sbucciarle, e congelarle per almeno mezz’ora prima della preparazione.
Un'occhio attento alla sostenibilità, e alle allergie
Come ormai appare evidente in molti paesi del mondo, le cicale, e più in generale gli insetti, sono un cibo adatto a tutti e dalle enormi potenzialità, soprattutto in termini di sostenibilità: il loro allevamento su larga scala rappresenterebbe un perfetto esempio di economia circolare, anche perché le cicale consumano poco cibo poiché non hanno bisogno di energia per il mantenimento della temperatura corporea.
In altre parole, quasi tutto il cibo che ingeriscono viene trasformato in biomassa corporea, riducendo notevolmente i costi e l’inquinamento dell'allevamento per la produzione di proteine animali destinate al consumo. Gli unici rischi per la nostra salute da tenere in considerazione - almeno con le informazioni oggi a disposizione - riguardano le possibili reazioni allergiche: non ci sono ancora certezze, ma alcuni studi scientifici hanno mostrato una somiglianza nel profilo allergologico con i crostacei e con gli acari della polvere. Per questo il consumo di cicale e di altri insetti da parte di chi soffre di queste allergie è in generale sconsigliato.