Boom dei monopattini elettrici, ma l’aria in città rimane inquinata: ecco dove
Un vero e proprio boom della diffusione dei monopattini elettrici e un aumento delle piste ciclabili: la mobilità alternativa in Italia sta conoscendo una significativa espansione, eppure l’aria in città continua a essere inquinata. A dirlo è il Rapporto MobilitAria 2022, realizzato da Kyoto Club e dall'Istituto sull'inquinamento atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iia), in collaborazione con Isfort.
Aumentano le piste ciclabili
Il rapporto registra l’avvenuta espansione delle reti ciclabili nella città italiane: quelle più virtuose sono Roma (+ 69 km), Genova (+ 29 km), Torino (+17 km), Bologna (+ 12 km) e Cagliari (+11 km). In crescita anche la micromobilità elettrica che ha visto l'avvio di servizi in alcune città che ne erano precedentemente sprovviste: i casi più notevoli sono Catania (tre operatori e una flotta di 1.000 mezzi) e Palermo (con 3.500 mezzi in flotta e ben sette operatori).
Per quanto riguarda invece il bike sharing la città più “virtuosa” è Milano, con quasi 17mila bici in flotta. A seguire si trovano Roma (flotta di 9.700 bici), Torino (5.300), Firenze (4.000) e Bologna (2.500). Per quanto riguarda il car sharing a guidare la classifica è la capitale (con una flotta di 2.153), poi Milano (2.118) e Torino (880).
L’inquinamento in città rimane alto
I segnali positivi però non sono finora sufficienti a risolvere una delle annose questioni del Paese: l’inquinamento che soffoca molte città in Italia. Diversi grandi centri urbani hanno infatti superato più di 35 volte il limite giornaliero del PM10 nell'arco di un anno: maglia nera la città di Torino (75 superamenti), seguita da Milano con 61 e Venezia con 50, a cui si aggiunge quest'anno Catania (50 superamenti). Il rapporto segnala anche che "a livello nazionale i gas serra nei trasporti sono cresciuti dal 1990 al 2019 del 3,9%, e anche nelle città metropolitane si evidenzia una tendenza alla crescita".