I cambiamenti climatici ci faranno dormire sempre meno: ecco quanto e perché
Dormiremo dalle 50 alle 58 ore in meno all'anno: è lo scenario che si preannunci a causa del riscaldamento globale. Uno studio delinea un futuro allarmante con pesanti conseguenze sulla nostra salute.
Riscaldamento globale e sonno, dormiremo di meno? Effetti collaterali del cambiamento climatico
Non è una novità, in generale d'estate dormire è molto più faticoso: si tolgono le coperte, si aprono le finestre, si accendono i climatizzatori, si gira spesso il cuscino ma il caldo non ci fa proprio addormentare. Alcuni hanno già cominciato a provare anche quest'anno quest'esperienza date le alte temperature che ci sta regalando il mese di maggio. Che cosa succederà allora con l'azione sempre crescente del riscaldamento globale che riguarderà tutti i mesi e non solo quelli estivi? La domanda se l'è posta un team di ricercatori dell'Università di Copenaghen e del Max Planck Institute for Human Development di Berlino, che ha deciso di portare avanti uno studio in grado di dare risposta a una domanda che interessa tutti noi in prima persona.
È stato preso in esame un gruppo di persone e si sono osservate le variazioni del loro sonno in base alla temperatura. Le oltre 47mila persone, provenienti da 68 Paesi differenti, sono state dotate di braccialetti elettronici che ne monitorassero il sonno. I dati raccolti sono stati poi incrociati con le temperature registrate durante le singole notti e hanno permesso di trarre alcune interessanti conclusioni: nelle notti in cui la temperatura raggiungeva i 30°C il sonno durava in media 14 minuti in meno rispetto al solito. La conclusione è che la temperatura risulta essere inversamente proporzionale alle ore di sonno: con l'aumento dei gradi si dorme progressivamente di meno. Nulla di nuovo appunto, ma gli esperti hanno voluto proiettare lo studio in avanti, ragionando a lungo termine.
Dormire di meno, le conseguenze sulla salute
Facendo i dovuti calcoli, si stima che con l'aumentare delle temperature causato dal costante e crescente riscaldamento globale, nel 2099 in media l'umanità perderà svariate ore di sonno: dalle 50 alle 58 all'anno. Vale a dire che in media dormiremo circa 20 minuti in meno ogni notte per tutto l'anno. Può sembrare poco, ma essendo una media bisogna considerare che d'inverno potremmo guadagnare qualche minuto, mentre nei mesi più caldi dormiremmo molto meno, anche un'ora. I ricercatori hanno notato inoltre che la perdita di sonno, al momento, colpisce principalmente gli abitanti dei Paesi a basso reddito, gli anziani e le donne.
Può sembrare un dato poco preoccupante, ma attenzione a sottovalutare il sonno. Un riposo insufficiente per un periodo prolungato può essere un fattore determinante in grado di renderci vittime di numerose malattie. Dormire poco o male, infatti, restringe il nostro ippocampo, riduce le nostre capacità cognitive e delle difese immunitarie. Tutto ciò può comportare malattie cardiovascolari, ansia e depressione. Dormire male, in sintesi, significa vivere male e anche 20 minuti a notte possono determinare un'enorme differenza.