Un gruppo di ricercatori ha individuato l’esistenza di un altro gruppo sanguigno, stiamo parlando di AnWj-negativo
Novità nel campo medico con la scoperta di un nuovo gruppo sanguigno: AnWj-negativo. Un gruppo di ricercatori ha scoperto in una manciata di persone una forma ereditaria del fenotipo AnWj-negativo trasportato dalla proteina Mal. Cosa sappiamo?
AnWj negativo, il nuovo gruppo sanguigno scoperto da un gruppo di ricercatori
ABO e Rh non sono i soli gruppi sanguigni: un gruppo di ricercatori ha scoperto l'esistenza del gruppo AnWj-negativo. Al momento la presenza di questo gruppo sanguigno è stato trovato solo in un numero di persone, ma questa scoperta permetterà nel tempo di trovarne degli altri. La scoperta dell'antigene AnWj risale al 1972, ma la nuova ricerca ha portato alla luce la presenza di un nuovo sistema di gruppi sanguigni MAL. La presenza del gruppo sanguigno AnWj-negativi sembra essere correlato ad un disturbo ematologico o ad alcuni tipi di cancro, mentre in poche persone si parla di causa genetica.
Il gruppo di ricercatori ha analizzato il sangue di cinque persone negativi all’AnWj tra cui anche il campione di una donna che è stata la prima con un gruppo sanguigno AnWj negativo negli anni '70. Una ricerca lunga quella messa a punto da Louise Tilley, un vero e proprio mistero che finalmente è riuscita a svelare. «Pensavamo che sarebbe stato facile» - ha detto Tilley – «ma non è andata proprio così».
La scoperta del gruppo sanguigno AnWj negativo: la ricercatrice "è ancora molto raro"
Dopo 19 anni di ricerca lo scorso agosto sono arrivati i primi dati importanti sul gruppo sanguigno condivisi sulla rivista scientifica Blood. Nicole Thornton, coautrice dello studio e responsabile di laboratorio all'Nhs Blood and Transplant, ha sottolineato: «probabilmente questo gruppo sanguigno è più diffuso di quanto pensiamo, ma è ancora molto, molto raro». Sicuramente la scoperta di questo gruppo sanguigno diventa importante in caso di trasfusioni come ha spiegato la Thornton: «dobbiamo dare loro sangue compatibile. Altrimenti c'è un'alta probabilità che la trasfusione abbia un effetto negativo, o addirittura fatale».
Louise Tilley, ricercatrice senior, IBGRL Red Cell Reference presso NHS Blood and Transplant, in merito alla scoperta ha dichiarato: «il background genetico di AnWj è stato un mistero per più di 50 anni, e io personalmente ho cercato di risolvere per quasi 20 anni di ricerca. la mia carriera. Rappresenta un enorme risultato e il culmine di un lungo lavoro di squadra, per stabilire finalmente questo nuovo sistema di gruppi sanguigni ed essere in grado di offrire le migliori cure a pazienti rari, ma importanti. C’è così tanto lavoro da fare per dimostrare che un gene codifica effettivamente un antigene del gruppo sanguigno, ma è ciò che ci appassiona, fare queste scoperte a beneficio dei pazienti rari in tutto il mondo».