Grattacieli in legno per un'edilizia circolare
Il grattacielo in legno a oggi completamente costruito e più alto del mondo si trova in Norvegia, a circa 140 chilometri da Oslo, ed è stato chiamato Mjøstårnet. La sua altezza è di 85,4 metri, per una ventina di piani in tutto. Ma non è certo un caso isolato: ormai gli edifici di enormi dimensioni realizzati in legno - non solo per le coperture, ma anche per le parti strutturali - sono sempre più numerosi, e ogni anno la lista dei più alti al mondo si aggiorna con nuovi grattacieli dalle dimensioni imponenti e con design innovativi.
Che si tratti di un piccolo edificio o di una struttura mastodontica, utilizzare il legno come materiale principale in edilizia ha una serie di vantaggi dal punto di vista ambientale. Alcuni ritengono che questo materiale possa essere il protagonista della prossima rivoluzione architettonica delle megalopoli, dove è necessario e urgente ridurre l’impatto ambientale anche attraverso l'impiego diffuso di materiali che promuovano la sostenibilità e riducano inquinamento, emissioni nocive e sprechi di energia.
Da Londra a Vancouver, passando per Melbourne
I grattacieli in legno sorgono un po' ovunque, ma ovviamente sono sempre più numerosi soprattutto nelle grandi città. Tra i paesi all’avanguardia in questo settore dell’edilizia c’è di sicuro la Norvegia, dove l’idea di puntare sul legno per costruire non è certo una novità. Già nel corso dell’Ottocento, infatti, era prassi costruire edifici in legno, anche se poi con il boom dell’acciaio e del calcestruzzo c'è stato un progressivo abbandono di questo materiale. Ora, però, qualcosa sta cambiando, e a quanto pare si prospetta un ritorno alle origini con una riscoperta del legno, senza però rinunciare all'integrazione di tecnologie all'avanguardia.
Questi gioiellini di sostenibilità e innovazione sono sempre più frequenti anche in tanti altri paesi del nord Europa come, per esempio, la Svezia e la Finlandia. Ma anche in molte città del Vecchio Continente che nell'immaginario collettivo vengono meno associate all'edilizia in legno, soprattutto se parliamo delle aree del centro con la massima densità abitativa, come per esempio Vienna, Berlino e Londra.
Allargando la prospettiva, non è azzardato dire che il fenomeno dei mega-edifici in lego sta coinvolgendo tutto il mondo. Per esempio a Melbourne, in Australia, è stato costruito un palazzo residenziale di dieci piani utilizzando pannelli di legno laminato. Lo stesso è avvenuto negli Stati Uniti, precisamente a Portland in Oregon, dove è stato realizzato Carbon12, una struttura a 8 piani alta 29 metri con spazi abitativi e zone commerciali molto ampie.
Sempre in linea con la filosofia della riduzione degli sprechi e la promozione della sostenibilità, a Vancouver in Canada è stato progettato un complesso architettonico caratterizzato da due torri in legno alte circa 30 metri, con al loro interno abitazioni e uffici. La vera innovazione - in questo caso ma non solo -riguarda il fatto che in maniera assoluta non verrà utilizzato né cemento né acciaio, ma si impiegheranno solamente materiali sostenibili anche per le più piccole parti. Un lavoro che ambisce a fare da modello per un'edilizia totalmente sostenibile e più in generale per la transizione green.
Il grattacielo più grande al mondo
La gara per la realizzazione del grattacielo in legno più alto in assoluto è molto serrata, e sempre più spesso si vedono spuntare progetti futuristici e arditi. Quello che di recente ha destato più stupore proviene dal Giappone, dove è stata programmata la costruzione di una torre alta 350 metri con ben 70 piani, denominata W350 e realizzata quasi interamente in legno. In questo caso specifiche ragioni di sicurezza e stabilità richiedono di abbandonare la linea del rigore assoluto e concedere qualche inserto in altri materiali ad hoc, ma nel complesso non c'è dubbio che W350 rientri a pieno titolo tra i grattacieli in legno.
Nonostante qualche minima scorciatoia, l’obiettivo resta molto ambizioso e, considerando la quantità di lavori necessari e che molte tecnologie alla base del progetto sono ancora in fase di perfezionamento, si prevede di concludere l’opera entro il 2041. Questo immenso edificio, almeno secondo l'attuale pianificazione, farà parte di un vasto complesso improntato su sostenibilità e innovazione tecnologica, nel quale verrà data grande importanza anche alla tenuta antisismica per tutelare l’edificio dai frequenti terremoti che colpiscono il paese.
Oltre l'altezza, per W350 sarà da record anche il costo di realizzazione, con una spesa prevista di 4,5 miliardi di euro. Una spesa imputabile non solo alla dimensione dell'edificio e alla quantità di materia prima necessaria, ma anche all’utilizzo di materiali e tecnologie estremamente costose.
Tra vantaggi ambientali e rischio deforestazione
I grattacieli in legno hanno prestazioni energetiche ottimali e garantiscono una lunga serie di benefici: favoriscono l’isolamento termico, migliorano la qualità dell’aria riducendo l’umidità, offrono una buona schermatura contro le radiazioni elettromagnetiche e incrementano notevolmente l’isolamento acustico. E a tutto questo si aggiunge che la scelta del legno riduce l’utilizzo dei combustibili fossili: si stima, infatti, che la produzione di acciaio e cemento sia la causa di circa il 16% delle emissioni climalteranti globali. Inoltre, i cantieri per la costruzione di edifici in legno sono meno impattanti, perché questi hanno fondamenta poco profonde e richiedono un utilizzo minore di macchinari e meno escavazioni.
Sull'altro piatto della bilancia, tra gli aspetti negativi dell’utilizzo massivo del legno in ambito edilizio c’è quello della deforestazione. Tutelare le foreste e le aree boschive è fondamentale per garantire il futuro del nostro pianeta, dunque è necessario trovare un punto di equilibrio ripiantando gli alberi utilizzati per l'edilizia, gestendo il ricambio generazionale in particolare di cedri e cipressi. Un utilizzo attento delle foreste, però, potrebbe permetterne un consumo di legno su larga scala senza arrecare alcun danno ambientale. Molti per questo definiscono il legno come il materiale ideale per la promozione dell’economia circolare: giunto alla fine della propria vita utile, infatti, può essere riciclato oppure utilizzato come biomassa per produrre energia.