Freddo in casa: le conseguenze sull'organismo
Abitare e passare molte ore ogni giorno in una casa con una temperatura costante e bassa, per esempio intorno ai 10°C determina conseguenze negative per l’organismo e aumenta il rischio di sviluppare malattie o eventi cardiocircolatori acuti come infarti e ictus. Restare al freddo per un tempo prolungato, oltre a renderci deboli e maggiormente esposti ai virus, danneggia la qualità di vita, condizionando pure l’umore e il benessere fisico.
Il freddo impatta sulla salute
Ormai da qualche giorno, forse settimana, stiamo facendo i conti con il freddo e con un brusco calo delle temperature. La crisi energetica, però, sta mettendo alle strette tante famiglie, che si trovano costrette a fare delle rinunce, tra cui in alcuni casi anche il riscaldamento domestico.
Di certo vivere in un ambiente freddo non è confortevole, ma quello che più preoccupa sono i danni alla salute. La maggior parte dei problemi deriva dal fatto che il corpo fatica a mantenere la temperatura corporea intorno ai 37°C, di conseguenza si determinano una serie di reazioni potenzialmente pericolose per la salute dell’individuo. Per esempio, i vasi sanguigni si restringono, complicando la circolazione nelle estremità del corpo (mani e piedi) e aumentando la pressione sanguigna, con tutti i rischi che ne derivano per l’apparato cardiovascolare.
Anche le funzioni cognitive ne risentono: in condizioni di freddo il cervello è meno lucido e quindi fatica di più nello svolgere le attività quotidiane. Infine, al freddo i virus circolano meglio perché aggrediscono più facilmente il nostro corpo a causa del calo delle difese immunitarie.