Come proteggere i bambini dalle ondate di caldo
L'estate per moltissime persone è sinonimo di relax, vacanze, divertimento e tante ore trascorse ogni giorno all'aria aperta. Un'abitudine collettiva favorita dalle giornate più lunghe, dal frequente bel tempo e dal caldo, anche se proprio quest'ultimo fattore impone di prendere qualche precauzione: l’aumento delle temperature e l’esposizione prolungata ai raggi solari comportano una serie di rischi per la salute a cui è giusto prestare attenzione. Non si tratta solo degli effetti sulla pelle, ma anche di tutto ciò che il caldo estivo può determinare nel nostro corpo.
Non tutti soffrono il caldo allo stesso modo, ma le categorie più sensibili a questi rischi sono certamente bambini e anziani. Con l’inquinamento e il conseguente riscaldamento globale, poi, le ondate di caldo torrido sono sempre più frequenti e intense, perciò difendersi dalla grande calura diventa una necessità. Per fortuna, grazie a qualche semplice consiglio e ad alcune accortezze è possibile godersi l’estate a pieno, riducendo al minimo i pericoli intrinseci che luglio e agosto portano con sé. Di questo abbiamo parlato per Meteo.it con Silvia Fanaro, medico neonatologo e docente di pediatria all'università di Ferrara.
I bambini piccoli sono i più a rischio
Come anticipato, sono i bambini i più sensibili agli effetti del sole e del caldo, soprattutto i più piccoli che hanno una minore capacità di sudare e quindi di disperdere l'eccesso di calore. Ma cosa possiamo fare per tutelare la loro salute? Come spiega Fanaro, "Nelle giornate particolarmente calde e afose, con temperature oltre i 32°C o superiori a 30°C e con più del 70% di umidità, è importante evitare di uscire nelle ore centrali, specialmente tra le 10:00 e le 16:00, preferendo comunque i parchi alberati e le zone d’ombra". Lo stesso vale pure nei luoghi di villeggiatura: "Al mare o in montagna la calura è di solito meno intensa che in città, ma è comunque preferibile effettuare le passeggiate o le attività in spiaggia nelle prime ore del mattino, oppure nel tardo pomeriggio".
"Gli indumenti devono essere leggeri, meglio se in fibra naturale come cotone o lino, e di colore chiaro", prosegue Fanaro. "È inoltre sempre indicato fare indossare un cappellino, possibilmente a tesa larga, in grado di proteggere il viso e le spalle. E per quanto riguarda l'irraggiamento solare, come raccomandato dalle società scientifiche nazionali e internazionali, è assolutamente da evitare nei primi mesi di vita l'esposizione diretta al sole".
Meglio quindi propendere per vestiti che coprano tutte le superfici cutanee, braccia e gambe incluse, a trama fitta ma leggera. "Nelle età successive è sempre raccomandato l'uso di creme solari con fattore di protezione elevato (30 o superiore), meglio se a base di ossido di zinco o biossido di titanio, da riapplicare ogni 2 ore nel corso della giornata", continua Fanaro. Infine, pure gli occhi vanno protetti dalla luce intensa, utilizzando appena possibile occhiali da sole, "con lenti certificate a protezione totale dai raggi ultravioletti".
Consigli per i neonati e campanelli d'allarme
Con chi è appena nato l'attenzione dovrebbe essere massima. "I neonati e i lattanti vanno assolutamente protetti dall’esposizione diretta al sole", spiega Fanaro, "e se proprio è inevitabile per brevissimi periodi, allora è necessario utilizzare su tutte le superfici esposte una crema solare con fattore di protezione 50".
Va da sé che durante le passeggiate in passeggino o culla è raccomandato utilizzare le cappottine e i parasole in modo da schermare i raggi solari. "Invece sarebbe da evitare assolutamente l’utilizzo di lenzuoli o asciugamani come fossero tende, perché possono costituire un serio rischio di surriscaldamento o soffocamento del bambino", allerta Fanaro. Come regola generale a tutte le età, e a maggior ragione valida con i più piccoli, è indicato vestire i bambini anche in estate a strati, a cipolla, in modo da potersi adeguare rapidamente ai cambi di temperatura o ventilazione.
Durante le giornate più calde è bene prestare grande e costante attenzione ai segnali dei bambini - grandi o piccoli che siano - e ai primi sintomi di una eventuale disidratazione. Fanaro ricorda, in particolare, che in in questo caso ogni età ha dinamiche specifiche: "Nel lattante lo stato di idratazione è facilmente valutabile sulla base del numero di pannolini bagnati durante la giornata, mentre nel bambino più grande ci sono segni e sintomi di allarme peculiari come nausea, crampi, confusione e mal di testa".
In questi casi è assolutamente necessario portare al più presto il bambino in un luogo ombreggiato e ventilato, rimuovere gli indumenti, offrire da bere a sorsi piccoli e frequenti, e rinfrescare la cute con acqua a temperatura ambiente, mai fredda. "Ma se non si ottiene un rapido miglioramento delle condizioni del bambino è bene rivolgersi al più presto al Pronto soccorso più vicino", chiarisce.
Sbalzi di temperatura e ambienti chiusi
Spesso, durante le calde giornate estive, per esigenze lavorative o d'altro genere capita di affrontare improvvisi e forti sbalzi di temperatura. Per esempio, può succedere quando entriamo in un'automobile parcheggiata al sole, oppure se capita di entrare in un locale con aria condizionata particolarmente forte. Anche in questo caso i consigli utili per la salute dei più piccoli non mancano. Come spiega Fanaro: "Anzitutto è bene evitare il più possibile questi cambi repentini di temperatura, perché in ogni caso recano un disagio a qualunque età. Nel caso dell’auto, per esempio, si raccomanda di rinfrescare l’abitacolo e raggiungere una temperatura fresca (ma non fredda) soprattutto prima di fare entrare i bambini. Mentre nel passaggio fra ambienti con temperature molto diverse vale sempre il consiglio di utilizzare abiti a strati e, per i più piccoli di disporre di una copertina leggera da utilizzare all'occorrenza".
Negli ultimi anni abbiamo un grande alleato contro il grande caldo: l'aria condizionata. Al di là delle questioni di sostenibilità, consumi e inquinamento, i sistemi di condizionamento sono in grado di portare grande sollievo, ma è comunque importante farne un uso accorto, evitando gli eccessi. "Il soggiorno negli ambienti chiusi deve essere reso il più confortevole possibile", prosegue Fanaro. "È indispensabile favorire il frequente ricambio d’aria degli ambienti domestici e poi, dove possibile, è raccomandabile un uso oculato del condizionatore. Vale a dire, evitando temperature eccessivamente basse e repentini sbalzi di temperatura, cercando quindi di mantenere una condizione costante durante la giornata, con la ventilazione al minimo e sempre indiretta". Ed estrema attenzione, ovviamente, va prestata alla pulizia dei filtri prima dell’uso.
Mangiare bene per proteggersi dal caldo
L'alimentazione ha sempre un ruolo fondamentale nel mantenimento dello stato di salute, nella prevenzione e nel trattamento di molte patologie. Con l'arrivo dell'estate e l'aumento delle temperature è necessario prestare ancora più attenzione a quello che si mangia. Come ricorda Fanaro, "l’alimentazione è molto importante per proteggerci dalle ondate di calore, e si raccomanda una dieta più leggera, con pasti frequenti, poco grassi e ricchi di acqua, vitamine e minerali, come verdure e frutta di stagione, frullati, spremute e centrifugati".
Altrettanto fondamentale è bere durante tutta la giornata, preferibilmente acqua e mai a temperatura freddissima, evitando pure le bevande gassate e dolcificate. "Per i bambini e adolescenti che svolgono sport in estate all’aperto", chiarisce Fanaro, "può essere raccomandato l’utilizzo di soluzioni gluco-saline reidratanti, specificamente formulate per l’età pediatrica".
Per i neonati, infine, "il latte materno è l’alimento ideale sempre: oltre alle sue proprietà nutrizionali e di protezione immunologica, si adatta alla perfezione per soddisfare le aumentate esigenze idriche dell'estate. Nel caso di lattanti alimentati con latte artificiale formulato, è bene ricordare l’assoluta necessità di ricostituire il latte in polvere al momento dell’utilizzo, seguendo attentamente le indicazioni riportate in etichetta e di non trasportare mai il latte già ricostituito caldo".
E, per concludere, una nota sull'importanza della conservazione dei cibi: le alte temperature favoriscono la crescita di batteri responsabili di gastroenterite o di altre problematiche dell’apparato digerente, Anche i cibi devono essere protetti dal caldo, oltre che lavati accuratamente quando si tratta di frutta e verdura.