Equinozio d'autunno, perché non cade il 21 settembre?
Perché quest'anno l'equinozio d'autunno non sarà il 21 settembre 2024? L'evento che segna la fine dell'estate astronomica non ha una data fissa, come invece accade per le stagioni metereologiche, e - sebbene tradizionalmente sia collegato al 21 settembre - può accadere che slitti o anticipi di un giorno.
Estate 2024 addio, quando inizierà l'autunno astronomico?
L'estate sta finendo e con l'equinozio d'autunno daremo ufficialmente il benvenuto alla nuova stagione astronomica, dopo aver assistito all'inizio di quella metereologica lo scorso 1° settembre.
Tuttavia - al contrario di quanto accade con quest'ultima - l'autunno astronomico non inizia sempre il 21 del mese, tant'è che quest'anno l'equinozio si verificherà il 22 settembre alle 14:44 ora italiana.
Potremmo così godere di un giorno in più d'estate, come è successo anche lo scorso anno. Ma perché questo slittamento? Questo è dovuto al fatto che l’anno solare non coincide esattamente con quello del calendario gregoriano.
Equinozio d'autunno 2024, perché cade il 22 settembre e non il 21
Nella tradizione popolare l'equinozio che segna l'inizio della stagione astronomica caratterizzata dai suggestivi colori del foliage è il 21 settembre. Tuttavia questa credenza non è esatta, e il momento in cui le ore di luce e quelle di buio si equivalgono può verificarsi tra il 21 e il 24 del mese.
Difficilmente si verifica nei due giorni "limite", e sono molte di più gli anni in cui l'equinozio avviene il 22 o il 23 settembre. Difatti lo scorso anno si è verificato il 23 settembre, e quest'anno il 22. Ma perché accade questo? Il motivo è legato al fatto che - mentre noi per motivi pratici consideriamo l'anno di 365 giorni - il tempo impiegato dalla Terra per compiere un'intera orbita intorno al Sole è di 365,256 giorni (anno siderale).
A riallineare tutto ci pensa l'anno bisestile, che ogni 4 anni "recupera" le sei ore perse annualmente. Ma i passaggi da una stagione all'altra avvengono ogni anno, e su di esse pesa inevitabilmente il ritardo accumulato. Per questo motivo il momento esatto in cui si verificano gli equinozi e i solstizi non hanno una data fissa.