Boom di disturbi mentali: tra le cause anche guerra e cambiamento climatico
In Europa si sta registrando un’ondata crescente di disordini mentali e la guerra in Ucraina e il cambiamento climatico potrebbero essere tra le cause determinanti di questo boom. A dirlo è il rapporto "A new roadmap in Mental Health" di Headway, secondo quanto riporta Agi. Si stima che il 22% della popolazione abbia un disturbo mentale in contesti di conflitto.
Disturbi mentali: gli effetti di guerra e cambiamento climatico
A essere particolarmente colpiti sono purtroppo i rifugiati ucraini: si stima che il 33% di loro potrebbe sviluppare depressione, disturbi d'ansia o disturbo post traumatico da stress come conseguenza della fuga dalla guerra o dello sfollamento interno. Invece gli effetti del cambiamento climatico sulla salute mentale colpiscono maggiormente le persone più vulnerabili: possono includere disagio psicologico, aumento della mortalità e dei tassi di suicidio. L'Italia risulta tra i Paesi dove si reagisce meglio ai fattori esterni.
Il costo della salute mentale
I dati sono preoccupanti non solo per la salute delle persone, ma anche per il loro "budget": in Europa i costi complessivi legati alla salute mentale ammontano a più di 600 miliardi di euro, il 4% del PIL totale dei Paesi Ue. Si prevede che entro il 2030 i disturbi della salute mentale rappresenteranno più della metà dell'onere economico globale dovuto alle malattie non trasmissibili. In Europa, circa il 4% di tutti i decessi sono causati da disturbi mentali e comportamentali. I Paesi con il maggior numero di decessi dovuti a disturbi mentali e comportamentali sono il Regno Unito, Germania, Paesi Bassi. L'Italia occupa il 12° posto, a poco meno di metà classifica, subito dopo la Spagna.