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Covid-19, nuova sottovariante Omicron più contagiosa: cosa sappiamo di BA.5

In Portogallo e in Germania la nuova sottovariante ha portato a un nuovo aumento dei casi. L’ultima arrivata sembra capace di contagiare più fretta e ha anche “recuperato” alcune mutazioni di Delta, più patogena di Omicron
Salute6 Giugno 2022 - ore 14:26 - Redatto da Redazione Meteo.it
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Tornano a crescere i contagi da Covid-19 in Portogallo e in Germania e torna la paura del virus che ha pesantemente condizionato le nostre vite negli ultimi due anni. La responsabile è la nuova sottovariante di Omicron, chiamata BA.5: l’ultima arrivata risulta più trasmissibile rispetto alle altre sottovarianti, a causa di almeno due mutazioni che le permettono di legarsi alle cellule umane in modo più efficace.

Nuova sottovariante di Omicron: cosa sappiamo

Secondo il virologo Francesco Broccolo, dell'Università Bicocca di Milano, sono tre le ragioni che hanno portato la nuova sottovariante a spingere verso l’altro i contagi in vari Paesi tra cui il Portogallo: è più contagiosa rispetto alle precedenti, sembra sfuggire maggiormente agli anticorpi e infine appare essere sinciziogena. Significa che le cellule polmonari infettate dalla nuova sottovariante del virus si fondono con quelle adiacenti sane non infettate: “Sappiamo che c'è una correlazione tra il potere fusogenico di una variante osservata in vitro e il suo grado di patogenicità in vivo, come dimostrato anche dalla sua maggiore virulenza in esperimenti condotti su animali”, ha spiegato all’Ansa.

I possibili scenari futuri del Covid-19

Alla luce di quanto detto sopra "sorgono dei dubbi su quanto si è detto finora, a proposito del fatto che il virus  si evolve verso un'attenuata patogenicità”, ha aggiunto ancora Broccolo. In passato, prosegue, "l'arrivo della variante Delta ha dimostrato che questa era più patogena rispetto al virus ancestrale, poi è arrivata la Omicron BA.1, che aveva una patogenicità inferiore a quella della Delta, e adesso stiamo vedendo che BA.4 e BS.5 sono più patogene rispetto a BA.2 e hanno recuperato due mutazioni della Delta”. Insomma è ancora troppo presto per cantare vittoria: “A fronte di queste osservazioni dobbiamo dire che il virus SarsCoV2 non necessariamente si evolve per divenire un virus attenuato e non possiamo prevedere quando ciò accadrà”, ha concluso Broccolo.

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