Covid e Green Pass: la stretta per salvare il Natale
La pandemia da Covid-19 non si ferma. Contagi in aumento non solo in Europa, ma anche in Italia dove il numero dei positivi è salito vertiginosamente superando gli 8.000 casi al giorno. La situazione in Italia è ancora sotto controllo considerando il numero dei ricoverati in terapia intensiva, ma l'allarme è scattato anche in vista del Natale.
Natale 2021 e Covid: come sarà?
"Ogni settimana aggiungiamo un paio di migliaia di casi alla media giornaliera. Di questo passo arriveremo a 20-30mila a Natale". Con queste parole Roberto Battiston, direttore dell’Osservatorio Epidemiologico su Covid-19 dell’Università di Trento, dalle pagine de La Repubblica ha parlato di un probabile picco contagi in vista delle festività natalizie. I numeri della diffusione dell'epidemia in Italia sono sotto controllo come ha spiegato il fisico Giorgio Sestili riportando i dati dello scorso anno contro quelli odierni. I numeri dei contagi a novembre 2020, per intenderci quando non c'era il vaccino, superavano i 35mila al giorno con 31.600 ricoverati in reparti ordinari e 3.000 in terapia intensiva. A novembre 2021 i dati sono nettamente migliori sia dal punto di vista dei contagi che da punto di vista dei ricoveri: 3.900 di cui 423 nelle rianimazioni. Una riduzione di fattore pari a 10. Eppure la preoccupazione è alta e in questi giorni si comincia a pensare al futuro e in particolare alle festività natalizie.
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha confermato che non c'è alcun rischio di lockdown generalizzato, ma alcune restrizioni potrebbero interessare delle zone ad alto tasso di rischio. I segnali di allerta non possono essere sottovalutati ha fatto sapere il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico Franco Locatelli, mentre diversi virologi hanno lanciato l'allarme. A cominciare da Francesco Menichetti, primario di Malattie infettive dell'ospedale di Pisa, che all'Adnkronos Salute ha detto: "noi lo vogliamo fare un Natale tranquillo, ma se vogliamo farlo è meglio attrezzarsi rapidamente".
Anche Guido Rasi, consulente del Commissario all'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, ospite del programma Radio1 'Sabato anch'io' parlando delle previsioni in vista del Natale ha precisato: "il Natale 2021 potrebbe essere migliore di quello 2020, ma non sarà normale. Siamo molto a rischio, siamo in un equilibrio molto precario. Se saremo molto disciplinati in questo mese che rimane, potremo avere un Natale migliore di quello dell'anno scorso, ma normale direi di no".
Covid-19: è allarme per il Natale. Stretta sul Green Pass: ecco le ipotesi al vaglio
Come affrontare questo nuovo picco di contagi di Coronavirus in vista del Natale? L'unica strada plausibile è quella del Green Pass, la certificazione verde che ha permesso di tornare a vivere dopo due anni da incubo. Ricordiamo che il Green Pass al momento è concesso ai cittadini vaccinati e/o non vaccinati ma con tampone negativo, ma visto l'allarme lanciato dai virologi sulla quarta ondata di Covid è possibile una modifica in corsa per arginare nuove restrizioni e lockdown.
Basti pensare che la Francia ha deciso che, dal 15 dicembre, il green pass sarà dato solo ai cittadini che avranno ricevuto la terza dose. La Germania, travolta dalla quarta ondata di Covid con una media giornaliera di 50mila contagi, sta valutando la possibilità di far accedere a ristoranti e bar solo i cittadini guariti e/o vaccinati. Possibile che ulteriori restrizioni arriveranno anche in Italia. Donato Greco, L’epidemiologo e membro del Cts, durante un'intervista rilasciata a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1 ha dichiarato: "se non si dovesse raggiungere in tempi brevi la soglia del 90% dei vaccinati, la strategia tedesca potrebbe essere presa in considerazione anche dall’Italia. E per ottenere il Green pass il tampone potrebbe anche non bastare più. Il pass sanitario verrebbe concesso solo ai vaccinati".
Intanto anche Francesco Menichetti, primario di Malattie infettive dell'ospedale di Pisa, in tema di green pass all'Adnkronos Salute ha dichiarato: "va rilasciato solo ai guariti e ai vaccinati, mentre per il tampone bisogna andare a un rapido esaurimento perché non ha un ruolo di protezione immunologica. Visto che la politica non si assume la responsabilità di rendere obbligatorio il vaccino, l'unico altro modo per andare a scalfire la sacca dei resistenti è quello di concedere, in maniera progressiva entro un paio di mesi, il Green pass solo a guariti e vaccinati". Cosa deciderà il Governo? Intanto il Covid non guarda in faccia a nessuno continuando ad uccidere: sono 5,09 milioni le persone morte di Coronavirus al mondo di cui 133mila in Italia.