Come dormire bene di notte: i 4 miti sul sonno da sfatare
Dormire bene la notte non è cosa per tutti: in Italia sono infatti 12 milioni le persone che soffrono di una qualche forma di insonnia. Un adulto su quattro nel nostro Paese soffre di insonnia cronica o transitoria: tra le problematiche più frequenti ci sono la difficoltà di addormentamento, i risvegli durante la notte e quelli precoci la mattina, la difficoltà di riprendere sonno.
I miti sul sonno da sfatare
Esistono una lunga serie di consigli su come cercare di riposare al meglio durante la notte, alcuni scientifici, altri dettati dalla saggezza popolare. E poi ci sono veri e propri miti da sfatare, considerati fatti da molte persone eppure sbagliati. La Cnn ne ha raccolti alcuni:
- Restare a letto finché non ci si addormenta - Questa idea è semplicemente sbagliata. In quelle sere in cui non si riesce proprio a prendere sonno bisogna alzarsi da letto e fare altro, altrimenti il nostro cervello potrebbe associare il letto alla mancanza di sonno. “Restare a letto insonni trasforma le lenzuola nella sedia del dentista”, ha spiegato con una metafora lo psicologo Michael Grandner.
- Non dormire con i propri animali - Le più recenti teorie sul sonno sono "permessive" da questo punto di vista, specialmente per “le persone con ansia e depressione: avere a fianco un animale domestico può facilitare l’addormentarsi”, ha detto Raj Dasgupta, professore della University of Southern California.
- Non fare attività fisica prima di andare a letto - Le ricerche scientifiche hanno smentito questo assunto: “I dati mostrano che fare attività fisica di sera è meglio che non farla affatto e questa aiuta ad alleviare lo stress e l’ansia, aiutando l’addormentamento”, ha spiegato Raj Dasgupta. Resta sempre consigliato preferire la mattina alla sera per l’attività fisica, ma “se esercitarsi la sera è l’unico momento disponibile, ben venga”.
- Si può recuperare il sonno perduto nel weekend - In tantissimi lo abbiamo sentito, però è falso: ci si potrebbe sentire meglio a dormire a lungo il sabato e la domenica mattina, però questo altera il ritmo sonno/veglia e alla lunga porta più problemi che benefici. “Il cervello ama la regolarità e la prevedibilità”, ha spiegato Michael Grandner. “Svegliarsi sempre alla stessa ora imposta il ritmo per la giornata, dando più energia e migliorando l’umore”.