Clima, i danni anche a lungo termine alla salute a causa delle alluvioni: gli studi
Le alluvioni che hanno colpito la Spagna, così come altri eventi climatici estremi, hanno effetti significativi sulla salute anche a lungo termine, sia diretti che indiretti. Secondo quanto riportato su FNOMCeO, Portale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, il cambiamento climatico è un fattore di rischio crescente per la salute umana.
Gli eventi estremi come alluvioni e uragani, che stanno aumentando in frequenza e intensità a causa del riscaldamento globale, comportano rischi immediati, come traumi fisici e decessi, ma anche conseguenze a lungo termine. Gli impatti indiretti possono includere la diffusione di malattie infettive legate alla contaminazione delle acque, l’aumento dello stress per le popolazioni colpite e peggioramenti delle condizioni croniche, specialmente nelle persone vulnerabili come anziani e bambini.
Clima, i danni alla salute a causa delle alluvioni
"Le conseguenze per la salute di un accumulo di acqua proveniente da abbondanti piogge, crolli di dighe, esondazioni di laghi e fiumi, possono prolungarsi a medio e lungo termine, attraverso la diffusione di malattie infettive, la liberazione di sostanze tossiche, la perdita di beni materiali e immateriali che determinano", spiegano gli esperti all'interno della rubrica "Dottore, ma è vero che..?" della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo).
Contaminazione delle acque e le malattie derivate
Tra i rischi più noti c'è indubbiamente la contaminazione delle acque. I germi ad esempio, possono contaminare le ferite. Anche le coltivazioni in questi casi sono da tenere sotto stretto controllo. L’Istituto superiore di sanità qualche anno fa accertò un’epidemia di epatite A causata da prodotti provenienti da terreni contaminati da acque di scarico dopo un’alluvione. I rischi aumentano soprattutto quando le acque ritardano a ritirarsi. In questi casi si può verificare anche una maggiore riproduzione di insetti. Inoltre è possibile che si verifichi anche l'avvicinarsi di animali come roditori, che potrebbero portare altre malattie.
I medici spiegano che non c'è differenza se si tratta di acque di città o di campagna, "in entrambe possono trovarsi anche sostanze chimiche tossiche, come la benzina o l’olio delle auto travolte, metalli pesanti, piombo, arsenico, vernici, pesticidi, diserbanti, detergenti".
Gli uragani e i loro effetti
Sulla rivista scientifico Nature, uno studio dimostra che le vittime di un evento atmosferico estremo non sono solo quelle che perdono la vita nell'immediato, ma che nell'arco di 15 anni successivi, l'alluvione, l'uragano o qualsiasi altro evento estremo, può ancora causare vittime.
Gli esperti dell’università americana di Stanford esaminando i disastri avvenuti negli Usa dal 1930 al 2015, hanno dimostrato che, nei 15 anni successivi a ognuno dei 500 cicloni, il numero di morti è aumento di circa il 3%.
Nel 2018, una ricerca dell’Università di Harvard aveva osservato che l’uragano Maria a Porto Rico aveva provocato 5.000 decessi in più nei mesi successivi. Uno dei fattori principali dell'aumento dei decessi a seguito di un evento catastrofico, è dovuto anche agli aspetti socioeconomici come: la possibile chiusura di attività commerciale, la disoccupazione, la perdita della casa.
L'importanza delle allerte meteo
Gli esperti, nella rubrica "Dottore, ma è vero che..?" della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), fanno riferimento anche all'importanza delle allerte meteo: "imparare a non sottovalutare un allarme meteo anche quando pochi giorni o settimane prima si è tradotto in un nulla di fatto. Le previsioni non sono infallibili, ma è sempre meglio scegliere la prudenza e seguire le indicazioni".