Il caldo peggiora l'insonnia: ecco i rimedi per un riposo di qualità
Il caldo estivo può aumentare la tensione dell’organismo, complicando il riposo notturno e modificando il ciclo sonno-veglia. Le giornate più lunghe, le lunghe serate trascorse all'aria aperta e le temperature elevate accentuano i sintomi delle persone che soffrono di insonnia e, a volte, possono causare disturbi nel riposo anche in persone che solitamente dormono bene e con regolarità.
Cause (e contromisure) per l'insonnia estiva
Il sonno notturno è regolato da un meccanismo complesso, con un numero elevato di fattori che concorrono a renderlo più o meno di qualità. Per esempio, una sbagliata routine quotidiana, gli stati emotivi di ansia, l’attività fisica serale e la temperatura esterna elevata possono causare disturbi nel riposo, tra cui difficoltà ad addormentarsi e frequenti risvegli.
Per questi motivi, durante l’estate si può verificare un’alterazione dei ritmi circadiani, causata principalmente da variazioni nella produzione di alcuni ormoni. Nello specifico, giocano un ruolo chiave la serotonina e la melatonina, due sostanze che regolano i processi di riposo dell’organismo.
Ma come è meglio comportarsi, dunque? Per favorire il sonno notturno d’estate è importante non fare pasti troppo abbondanti, prediligendo cibi leggeri per non appesantire la digestione. Oltre al caffè e alle altre bevande energetiche, anche gli alcolici incidono negativamente sul ciclo sonno-veglia.
Può essere utile, invece, assumere delle tisane a base di valeriana o camomilla, per favorire il rilassamento. Da non sottovalutare anche altri aspetti, come la temperatura della stanza da letto, l’utilizzo di dispositivi elettronici prima di dormire o la scelta della routine serale: con un po' di accorgimenti, insomma, l'insonnia da caldo può essere quantomeno mitigata.